Due episodi che affrontano in modo divertente ed imprevedibile il tema del colpo di fulmine. Neri Parenti torna in una veste del tutto inedita, con un film natalizio dal cast variegato che promette di non essere il solito cinepanettone preferendo alla volgarità un’ironia più genuina costruita intorno a personaggi, per una volta, lontani dallo stereotipo dell’italiano medio mascalzone. All’immancabile Christian De Sica si uniscono le attrici Luisa Ranieri ed Anna Foglietta, il duo comico Lillo e Greg, la cantante Arisa, e, per la prima volta sul grande schermo, “il mimo di Zelig” Simone Barbato. La pellicola è divisa in due episodi: nel primo, Alberto (Christian De Sica), psichiatra inseguito dal fisco, per una serie di fortunosi eventi finisce con l’indossare i panni di un prete in un piccolo paese del nord Italia. La sua tranquilla vita in canonica, in compagnia della perpetua Tina (Arisa) e del sagrestano muto Oscar (Simone Barbato), viene turbata quando l’uomo si innamora a prima vista di una bellissima donna (Luisa Ranieri) le cui nozze con il futuro sindaco della comunità sono prossime. La seconda parte è ambientata a Roma, dove un ambasciatore italiano presso la Santa Sede (Greg), dal linguaggio forbito e i modi pacati, perde la testa per una pescivendola (Anna Foglietta) incontrata al mercato. Pur di far colpo su di lei il diplomatico pone da parte i suoi impegni con il Papa e si mette nelle mani del suo autista (Lillo), un esperto dell’arte del “rimorchio alla romana”, pronto a consigliarlo in tutte le fasi del corteggiamento tramite un minuscolo auricolare. Dopo la visione di Colpi di fulmine non si può non pensare che qualcosa sia cambiato rispetto al passato. Il ventennale cinepanettone viene surclassato da una commedia romantica vecchio stampo, a metà tra Pane, amore e fantasia e Love Actually - L'amore davvero, un prodotto più pudico, mirato a far tornare al cinema quella larga fetta di pubblico che di battute triviali e tradimenti in albergo ne aveva abbastanza. De Sica viene investito del ruolo di traghettatore verso una nuova era di commedie natalizie, non priva di turpiloqui ma basata sul sentimentalismo esplicito per famiglie, portato al successo dall’astuto Fausto Brizzi. Ma al di là delle buone intenzioni, Neri Parenti sembra aver fretta di arrivare al dunque, proponendo personaggi caratterizzati poco e male che semplicemente non suscitano interesse per mancanza effettiva di tempo. La storia d’amore impossibile tra la Ranieri e De Sica non appare credibile, anche a causa della recitazione piuttosto svogliata dell’attrice, e scivola via veloce tra battute più o meno riuscite. Si comportano bene Arisa e Barbato, che danno il loro apporto alla storia pur essendo agli inizi della carriera cinematografica. Migliore il secondo episodio in cui Lillo e Greg, supportati dalla brava Anna Foglietta, si muovono sull’onda dell’assurdo dando vita ad una serie di sketch tipici del loro repertorio teatrale e televisivo. Nonostante alcune ingenuità registiche, di Colpi di fulmine si apprezza il tentativo tangibile di innalzare gli standard qualitativi - dopo i minimi storici degli ultimi anni - delle tradizionali uscite di Natale made in Italy.