Ritornano sul grande schermo i due galli più famosi di tutti i tempi, con una nuova avventura tutta british. 50 a.C. Asterix (Edouard Baer) e Obelix (Gérard Depardieu) sono chiamati in aiuto da Cordelia (Catherine Deneuve), regina di Britannia, per difendere il suo piccolo villaggio ormai allo stremo delle forze contro l’esercito romano. Insieme ai due eroi nel viaggio verso la Britannia si aggregherà anche Menabotte (Vincent Lacoste), nipote del capo villaggio, che darà ad Asterix e Obelix filo da torcere.
Nuovo episodio – il quarto della saga – delle imprese dei due irresistibili galli nati dalla penna di René Goscinny e Albert Uderzo. Set delle avventure dei due eroi è il Regno Unito di oltre 2000 anni fa, la Britannia di sua maestà Cordelia, nello scontro finale contro i romani di Cesare. Squadra che vince non si cambia: vicenda diversa, ambientazione oltremanica, due navigati protagonisti e qualche personaggio nuovo - tra cui un'esilarante regale Catherine Deneuve - ma l’impianto di base del film è il medesimo dei precedenti episodi. C’è la magica pozione fortificante, il villaggio di eccentrici galli, l’arrogante Cesare, i romani coatti e una missione da compiere. Stavolta la comicità del film di Laurent Tirard si basa sulla contrapposizione tra gli abitanti del piccolo villaggio di Gallia con quello degli eccentrici britanni, gentiluomini e gentildonne ante litteram, vestiti in kilt, con un ridicolo accento oxfordiano, il rito del tè e qualsiasi altro stereotipo su inglesi e scozzesi possa venire in mente. Per il resto resta invariato dalle precedenti pellicole il contrasto fra gli acuti barbari e i rozzi romani, senz’altro ripetitivo ma sempre esilarante. Accompagnato da una trascinante colonna sonora, Asterix e Obelix al servizio di sua maestà unisce le caratteristiche note del ciclo con alcune divertenti trovate nuove - come quella dell’innamoramento, sul filo dell’assurdo, di Obelix per Miss Macintosh, un’algida insolita Valérie Lemercier, o dell’”educazione” del giovane rissoso Menabotte – con il ben noto talento comico del duo composto dal veterano Depardieu e da Edouard Baer, star del cinema d’oltralpe, ad oggi il migliore Asterix cinematografico.
Seppure non si possa dire che aggiunga qualcosa di nuovo o di originale alla saga rispetto ai capitoli precedenti, il risultato finale non delude gli appassionati. Ancora una volta una fitta trama di gag – sempre delicatamente umoristiche, e rivolte anche al pubblico dei piccoli – e un dosato quantitativo di buoni sentimenti rendono la pellicola di Tirard coerente con l’ironia sottile e leggera dei suoi predecessori; sicuramente la più fedele, per tono, atmosfera e ricostruzione scenografica, ai fumetti di Goscinny e Uderzo.