
Fausto Brizzi cerca di bissare il successo di Maschi contro femmine con Pazze di me, una commedia romantica scritta con Marco Martani e Federica Bosco che, pur essendo lontana dai lavori brillanti a cui ci aveva abituati il regista, ha il merito di riportare sul grande schermo una grande artista come Loretta Goggi, da sempre inspiegabilmente bistrattata dal nostro cinema. Protagonista il comico del momento e idolo dei più giovani Francesco Mandelli, che qui smette le vesti del popolare personaggio Ruggero De Ceglie de I soliti idioti, a cui fa seguito un cast tutto al femminile. Andrea (Francesco Mandelli) non riesce a stare con una ragazza per più di poche settimane. La principale causa di rottura è dovuta alla sua ingombrante famiglia: le tre eccentriche sorelle (Marina Rocco, Claudia Zannella, Chiara Francini), la nonna stralunata costretta su una sedia a rotelle (Lucia Poli), la madre autoritaria (Loretta Goggi) e la badante scansafatiche della nonna, Bogdana (Paola Minaccioni), sono per il giovane un incubo da cui è impossibile svegliarsi. Quando Andrea si innamora perdutamente di Giulia (Valeria Bilello) fa di tutto per tenerle nascosta la sua parentela e salvare cosi la loro relazione. Purtroppo le donne di casa sono ovunque e sembrano mettere i bastoni tra le ruote alla coppia nei modi più impensabili. Messo alle strette dalla sua bella fidanzata, il giovane sarà costretto a fare una scelta molto importante per il suo futuro. Pazze di me è sicuramente una pellicola che lascia interdetti. Il problema principale, inutile negarlo, è che si ride davvero poco. Le situazioni comiche non sono sfruttate a dovere nonostante i tanti assist che avrebbero potuto e dovuto dare i personaggi, ciascuno interessante a modo suo, e gli attori, pur mettendocela tutta, non riescono con la loro verve a tappare i buchi di una sceneggiatura che arranca nella sua prevedibilità . La grande attrice teatrale Lucia Poli è poco e male sfruttata nel ruolo della nonna arterosclerotica, ed ogni momento che la vede protagonista sprigiona una malinconia del tutto fuori luogo per un’opera del genere. Molto sopra le righe Marina Rocco e Claudia Zannella che danno vita a due sorelle, una superficiale e l’altra estremamente femminista, molto lontane dalla credibilità , più vicine semmai a un retrogusto di fiction televisiva. Ottima l’interpretazione della saputella Chiara Francini, che si conferma una delle attrici comiche italiane del momento, e della badante Paola Minaccioni, capace da sola di ravvivare molti momenti stanchi del film. La vera sorpresa della pellicola è però senza dubbio Loretta Goggi, impeccabile nella parte della burbera madre di Andrea, partecipe con tutto il cuore dello svolgimento della storia: sempre in parte ed espressiva, non ha nulla da invidiare alle tante attrici che calcano i set del cinema nostrano degli ultimi anni, e accanto a lei anche il monocorde Francesco Mandelli sembra apparire più sicuro di sé. Molti gli amichevoli cammei, dalla iena Filippo Roma a Pif, dall’altro solito idiota Fabrizio Biggio a Luca Argentero, che regalano un po’ di colore al prodotto senza però elevarlo al di sopra dell’insufficienza. Pazze di me è davvero un’occasione persa, un film privo di quel cinismo promesso fin dalla locandina, che punta tutto sulla momentanea celebrità del suo protagonista senza osare più del dovuto. Gradita la presenza, nei panni del portiere innamorato della mamma di Andrea, di Maurizio Micheli, un veterano della commedia italiana, e di Flavio Insinna che interpreta il breve ruolo del padre fuggiasco. Tutto il resto è noia.