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Dredd - Il giudice dell'apocalisse

19/02/2013 11:00

Maurizio Encari

Recensione Film, CineComics, Film Fantascienza, Dredd,

Dredd - Il giudice dell'apocalisse

Il nuovo Dredd è uno dei migliori action movie degli ultimi anni

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In un prossimo futuro, l'America è stata vittima di una grave contaminazione radioattiva. La popolazione vive in un enorme agglomerato cittadino, esteso da Boston a Washington, chiamato One-Mega City. Le strade sono dominate dalle gang, e da pericolosi tossici assuefatti di una nuova potente droga, capace di alterare la percezione del tempo, chiamata Slow-mo. Gli unici a cercare di mantenere l'ordine in una società corrotta sono i Giudici, squadre super corazzate di agenti, che sono insieme giurie ed esecutori dei condannati. Uno dei più rispettati è il Giudice Dredd (Karl Urban) in servizio da diversi anni e con grandi percentuali di successo. Un giorno Dredd ha il compito di verificare le abilità di una recluta, Cassandra (Olivia Thirlby), giovane mutante in grado di leggere nella mente dei sospettati. Il primo caso della nuova coppia di giudici è un omicidio plurimo avvenuto a Peach Trees, un agglomerato di 200 piani dove vivono 75 mila abitanti facente capo a Ma-ma (Lena Headey), spietata boss della droga nonché creatrice proprio della Slow-mo.


Il Giudice Dredd (nome completo Joseph Dredd) nasce come fumetto nel 1977 sulla rivista Babylon A.D. e tuttora in corso di pubblicazione da parte di Rebellion Developments. Il personaggio creato da John Wagner e Carlos Ezquerra ha ottenuto una folta schiera di appassionati, anche per merito di una figura che usciva dai classici stereotipi dei supereroi buonisti di matrice Marvel o Dc, proponendo un antieroe implacabile senza alcuna remora a eliminare i colpevoli. L'avventura al cinema di Dredd è stata invece meno fortunata, con la realizzazione nel 1995 del film Dredd - La legge sono io, diretto da Danny Cannon e con protagonista un monocorde Sylvester Stallone. Nonostante il potenziale appeal di Sly però la produzione è stata un fallimento sia per la critica che al botteghino, anche per una sceneggiatura banale che si distaccava di gran lunga dalle atmosfere dark del fumetto. Per il reboot del 2012, viene affidata la regia a Pete Travis, autore dell'imperfetto Prospettive di un delitto e del più riuscito Endgame, e proponendo nei panni di Dredd, Karl Urban, indimenticato Eomer nella saga de Il signore degli anelli, in seguito mai più riuscito a replicare i fasti della trilogia jacksoniana.


Nonostante gli scarsi risultati al botteghino statunitense, Dredd - Il giudice dell'apocalisse è stato un vero e proprio successo nel mercato home video, facendo presagire un possibile sequel. Questa nuova incarnazione cinematografica del Giudice è infatti uno dei migliori action movie degli ultimi anni, in grado di unire alla componente più ludica un'ottima caratterizzazione dei personaggi. Il protagonista, a differenza dell'infelice film con Stallone, non toglie mai la maschera e, grazie a dialoghi ispirati e un'interpretazione perfettamente glaciale e monocorde del protagonista, si avvicina moltissimo alla controparte cartacea. Giudice ed esecutore, Dredd è spietato con i nemici, e gli unici barlumi di umanità sono quelli provati verso la sua nuova compagna, la mutante Cassandra, una veggente - e non a caso quindi il nome di omerica provenienza - i cui poteri psichici, assai ben implementati registicamente, risulteranno decisivi ai fini della disfida. L'ambientazione, limitata per la quasi totalità del minutaggio all'enorme complesso residenziale gestito da Ma-ma (Lena Headey, già villain d'eccellenza nei panni di Cersei nel fantasy televisivo Il trono di spade), così come la fuga/caccia di Dredd e Cassandra, riporta alla mente quanto visto nell'adrenalinico action movie indonesiano The Raid - Redenzione. Ma se nella pellicola di Gareth Evans erano le arti marziali (il silat, per la precisione) a farla da padrone, in questo caso è una vera e propria pioggia di fuoco, con mitragliatrici ed esplosioni, alla quali Dredd dovrà opporsi con le variegate capacità delle sue armi, in grado di sparare diversi tipi di proiettili a seconda dell'evenienza, garantendo una certa originalità e sempre nuove sorprese.


La componente 3D, è implementata alla perfezione grazie all'espediente della droga Slow-mo, capace di rallentare la percezione del tempo e quindi di giustificare diverse sequenze in slow-motion visivamente affascinanti. Un mix di intenzioni le cui potenzialità per una volta tanto sono state sviluppate nel migliore dei modi, garantendo un'opera matura e rocciosa, destinata a diventare un nuovo cult, non solo tra i film tratti da fumetti, ma degli action movie del nuovo millennio.


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