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Alex Cross - La memoria del killer

10/07/2013 11:00

Roberto Semprebene

Recensione Film,

Alex Cross - La memoria del killer

Adattamento cinematografico del terzo libro della saga di Alex Cross, di cui fanno parte Il Collezionista di Gary Fleder e Nella morsa del Ragno di Lee Tamahori

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Adattamento cinematografico del terzo libro della saga di Alex Cross, di cui fanno parte Il Collezionista di Gary Fleder e Nella morsa del Ragno di Lee Tamahori, La memoria del killer è un thriller action diretto questa volta da Rob Cohen. Nei precedenti capitoli il ruolo di Alex Cross, profiler dell’FBI dal grande acume e dall’infallibile intuito, era stato di Morgan Freeman, questa volta invece la figura di Cross è interpretata da Tyler Perry, multiforme ingegno americano, alla prima esperienza con un ruolo d’azione.


Se in nuce il protagonista di questo episodio presenta le caratteristiche à la Sherlock Holmes che nei primi due episodi erano particolarmente evidenti, la sua personalità risulta più irruenta e votata all’azione, nella quale si butta in compagnia dei fidati colleghi Tommy (Edward Burns) e Monica (Rachel Nichols). Queste caratteristiche della sua personalità serviranno al massimo grado per affrontare una minaccia drammatica: un serial killer mentalmente disturbato (Matthew Fox) minaccia di rovinare la sua vita nel compimento dei propri scopi criminali.


Senza troppi giri di parole, Alex Cross – La memoria del killer non è un film che presenta caratteristiche tali da risultare interessante: a dispetto di un cast sicuramente di secondo piano ma con attori che hanno una loro riconoscibilità, i difetti di scrittura, tanto delle scene che specificatamente dei dialoghi, la mancanza di ritmo e, nella versione italiana, un doppiaggio di basso livello, rendono piuttosto faticoso per lo spettatore seguire l’evoluzione della trama senza annoiarsi o, viceversa, trovarsi a sorridere per le incongruenze o gli eccessi presentati sullo schermo. Nel contesto di generale insipidezza del film, forse l’aspetto più caratteristico e a suo modo interessante è la prestazione di Matthew Fox, dimagrito 14 chili e sufficientemente carico nella recitazione da risultare credibile nella parte del killer psicopatico.


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