Solitamente "mostro" viene definito colui che ha un aspetto terrificante e spaventoso, e quindi, ritenuto in grado di effettuare azioni folli e brutali. Trattato come un freak, viene allontanato dalla società , relegato in isolamento e, spesso, considerato soltanto come una "leggenda" o una storia per spaventare i bambini. Capace di ribaltare il concetto di mostruosità in modo innovativo e divertente, Peter Hans Docter, allievo di John Lasseter e regista di Toy Story - Il mondo dei giocattoli, torna dietro la macchina da presa per realizzare l'irriverente colossal d'animazione targato Disney Pixar. Mike e Sulley sono la coppia più produttiva della Monsters & Co., redditizia fabbrica dello spavento di Mostropoli. Incutendo terrore ai bambini di tutto il mondo, i mostri convertono le loro grida nell'energia artificiale necessaria ad alimentare l'intera città . Un giorno, la piccola Boo esce dalla porta di casa sua e arriva a Mostropoli, seminando il panico nella popolazione, convinta che gli umani siano tossici. Davanti alle innumerevoli difficoltà che incontrano e tentando di rimandare la bambina nel suo mondo, Mike e Sulley scoprono una sconvolgente verità . Semplicità , spontaneità e naturalezza. I protagonisti di Monsters & co. si mostrano duri e risoluti ma si rivelano subito teneri ed emotivi. Capaci di affascinare proprio per la loro stramberia, ricordano la poeticità dei personaggi di Miyazaki ma la accrescono con la loro allettante simpatia. Creano ansie, paure e terrore per suscitare il batticuore dei bambini e svegliarli nel cuore della notte scatenandone gli incubi più oscuri. La piccola Boo, però, nonostante la sua tenera età , riesce a scoprire che la vera bellezza non è quella esteriore, ma risiede nel cuore di ogni essere vivente indipendentemente dal suo aspetto. Sempre in bilico tra screwball e slapstick comedy, la pellicola snocciola in ogni sequenza gag ilari e sofisticate, capaci di suscitare il riso e, contemporaneamente, tenerezza e commozione. Il tocco curato ed elegante di Docter si percepisce in ogni fotogramma e, supportato dalle musiche di Randy Newman (La principessa e il ranocchio), permea la pellicola in ogni dettaglio. Non esistono pregiudizi nel mondo di Mostropoli: l'umano e il mostruoso trovano un punto di contatto e persino di fusione, riuscendo a creare un universo parallelo di cui fanno parte anche i "diversi".