Uscito nel 2000, e divenuto col passare degli anni un vero e proprio cult, Pitch Black è il thriller-horror che ha traghettato la fantascienza nel nuovo millennio, rendendo celebre il regista statunitense David Twohy e lanciando definitivamente la stella del giovane Vin Diesel nel firmamento di Hollywood. La nave spaziale Hunter-Gratzner è costretta ad effettuare un atterraggio di emergenza su un pianeta desertico sconosciuto a causa dell’impatto con alcuni piccoli meteoriti. Dei 40 passeggeri a bordo, solo 10 riescono a sopravvivere al violento atterraggio. Tra questi vi è Richard B. Riddick (Vin Diesel), uno spietato criminale con un biglietto di sola andata per una prigione di massima sicurezza, che ha sfruttato l’incidente per liberarsi dalle catene e nascondersi tra le dune sabbiose. I membri dell’equipaggio superstiti inizialmente uniscono le loro forze per difendersi dagli attacchi di Riddick, ma ben presto si rendono conto che non è di lui che si devono preoccupare: un’eclissi solare, infatti, sta per oscurare il pianeta, e migliaia di creature aliene stanno per fuoriuscire dal sottosuolo affamate di carne umana. Per i nostri è appena cominciata un’incredibile e disperata lotta per la sopravvivenza. Con questa pellicola ad alto tasso di adrenalina David Twohy si è imposto all’attenzione del mercato cinematografico mondiale come degno erede di Ridley Scott. E proprio dell’opera più nota del regista britannico, Alien, Twohy sembra voler riprendere il minimalismo tecnologico largamente mostrato nelle inquadrature degli interni logori dell’astronave, e quel senso disturbante di claustrofobia che attanaglia lo spettatore dall’inizio alla fine. Persino le forme affusolate e taglienti delle creature notturne sembrano voler rendere omaggio agli indimenticabili e letali Xenomorfi di Hans Ruedi Giger. Ma se i rimandi al celebre “capostipite” del 1979 sono disseminati lungo tutto il film, Pitch Black trova una propria dimensione: l’azione psichedelica, le distorsioni visive e l’ampio uso di colori desaturati contrastano fortemente con l’effetto vintage voluto dal regista, ed il risultato è positivo oltre ogni aspettativa. Gli effetti speciali, pur presentando qualche ingenuità, riescono a ricreare in modo veritiero il mondo alieno e misterioso che fa da sfondo alle azioni dei protagonisti. Ciò che resta più impresso, però, è la perfetta interazione dei personaggi, soprattutto quelli di Vin Diesel, Radha Mitchell e Cloe Hauser, ciascuno reso credibile nella propria ambiguità. Pitch Black è un’opera imprescindibile per ogni amante del genere horror/fantascientifico e d'azione. Sconsigliato a chi ha ancora paura del buio.