Il regista e sceneggiatore Federico Moccia, a tre anni da Scusa ma ti voglio sposare, seguito del fortunato Scusa ma ti chiamo amore, torna nelle sale italiane con Universitari – molto più che amici, una commedia spensierata, incentrata sulla vita degli studenti fuori sede e fuori corso alle prese con cocenti delusioni d’amore e sogni troppo grandi da realizzare. La pellicola, che vede un cast di giovani e talentuosi protagonisti, si arricchisce di numerosi cammei di volti noti del cinema e della televisione come l’inossidabile Maurizio Mattioli, la sempre più eccentrica Paola Minaccioni, un’inedita Barbara De Rossi, Amanda Sandrelli e Fabio Troiani, qui nella parte di due coniugi esasperati l’uno dell’altro, un irriconoscibile Enrico Silvestrin e Dario Bandiera, nei panni di se stesso. La vita di Carlo (Simone Riccioni), Faraz (Brice Martinet) e Alessandro (Primo Reggiani), tre studenti universitari fuori sede a Roma, sta per essere sconvolta: a “Villa Gioconda”, l'ex clinica in disuso in cui vivono pagando l’affitto ad una padrona tutt’altro che simpatica (Paola Minaccioni), è stata presa d’assalto da tre ragazze destinate a rompere per sempre i fragili equilibri dello stabile. Francesca (Sara Cardinaletti), Giorgia (Nadir Caselli) ed Emma (Maria Chiara Centorami), le tre nuove ed irrequiete coinquiline della casa, dovranno cosi abituarsi alla convivenza forzata con i ragazzi e far fronte ai tanti imprevisti che la vita porrà sul loro cammino, come l’amore, l’amicizia e la scoperta di una nuova famiglia. Ancora una volta nella doppia veste di sceneggiatore e regista, Federico Moccia confeziona un film le cui tematiche sembrano essere ormai cresciute insieme al suo pubblico. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando, nel 2004, nelle librerie di tutta Italia, uscì la sua prima opera letteraria divenuta immediatamente un cult, Tre metri sopra il cielo, e stavolta a struggersi per amore non sono più gli irruenti liceali, ma studenti universitari con situazioni familiari complicate alle spalle in cerca di una propria strada. Tra continue irruzioni musicali che collocano la pellicola in modo deciso nel nostro presente, e gag più o meno riuscite tra i sei protagonisti ed i personaggi secondari, il film scorre piacevolmente. Ad un’apprezzabile recitazione degli interpreti non corrisponde, però, un’altrettanto buona sceneggiatura, spesso lontana da una rappresentazione veritiera della realtà, e rea di una mancanza di continuità del racconto che in più di un momento non facilita l’attenzione dello spettatore. Lasciati i problemi del mondo universitario sullo sfondo, il regista si concentra totalmente sugli aspetti sentimentali della vicenda riservando ad una straordinaria Barbara De Rossi una delle più intense sequenze del film. Peccato invece aver relegato a poche battute l’estro comico di Paola Minaccioni che nella parte della padrona di casa psicopatica avrebbe potuto regalare momenti davvero esilaranti. Tralasciando alcuni piccoli passi falsi della regia, e nonostante abbia l'aspetto più di un prodotto televisivo che cinematografico, Universitari – molto più che amici è un’opera che funziona e che assolve brillantemente il compito di intrattenere, rivelandosi sicuramente un passo in avanti verso una maturità stilistica dell’autore.