Ogni volta che si comincia un libro, si vive un misto di curiosità e trepidazione. Lo stesso potrebbe valere con un film o un disco, ma mentre in questi casi il tempo richiesto è definito in partenza, un testo si adatta alle esigenze del fruitore. Assume così le sembianze di un compagno di viaggio che può trasportare in ambienti nuovi, invitando a vivere esperienze inedite. Gli abitanti delle Ande peruviane non hanno molte possibilità di interfacciarsi con la contemporaneità e vivono una realtà dai ritmi attutiti e grandi distanze da percorrere a piedi. In zone come queste, un libro può rappresentare molto: può diventare la passione di una ragazzina o un mezzo per tramandare le tradizioni e le leggende degli anziani. Allo stesso tempo, diventa anche un pretesto per creare legami tra i villaggi, nonostante la lontananza. Storie di questo tipo si legano tra loro grazie alla presenza delle Biblioteche Rurali, in cui le persone entrano in contatto tra loro scambiandosi volumi e trasportandoli sulle loro spalle attraverso le montagne. Con questo documentario, Pier Paolo Giarolo attira l’attenzione su un mondo che si contrappone a quello dove si trova tutto subito. I libri assumono un ruolo fondamentale per trasportare conoscenza e rendere testimonianza di una vita diversa. L’idea di fondo è stimolante, soprattutto in contrapposizione con lo stile di vita occidentale, ma la resa non funziona. Se alcuni protagonisti conquistano con la loro perseveranza e passione, per lo più si resta a debita distanza, così da non riuscire a entrare veramente nel vivo del racconto. Le storie non si fondono tra loro in modo omogeneo, ma restano a sé stanti e non bastano le belle inquadrature dei paesaggi a dar loro un’armonia. Il problema di fondo resta quello di voler raccontare troppo, senza soffermarsi su un aspetto in particolare: si affronta così marginalmente il problema politico della vita nei villaggi andini e la realtà della miniera. D’altro canto, non si rinuncia a raccontare le iniziative culturali in un ambiente difficile o la vita di una ragazzina in perenne attesa di colmare la propria sete di lettura. Libri e nuvole risulta così un tentativo mancato, in cui gli spunti e le intenzioni del regista sono interessanti, ma il risultato finale rimane frammentario e poco convincente.