Nell'universo fantastico del libro per bambini Cloudy with a chance of meatballs, scritto nel lontano 1978 da Judi Barret e illustrato da Ron Barret, vortici di spaghetti, uragani di ragù e spiedini di marshmallow finiscono per diventare cibi cancerogeni e trappole mortali. I registi Phil Lord (21 Jump Street) e Chris Miller (Il gatto con gli stivali), allettati dall'umorismo irriverente della storia, ne hanno realizzato un'ironica e divertente trasposizione cinematografica: una pellicola dinamica ed esuberante che unisce buoni sentimenti e imprese disperate, ispirata ai Muppets e alle illustrazioni di Miroslav Sasek, la cui serie di libri negli anni cinquanta presentava uno stile moderno e diretto. Flint Lockwood è un bambino diverso dagli altri. Passa le sue giornate in laboratorio a curare progetti destinati, secondo lui, a cambiare il mondo. Ogni sua invenzione, però, si rivela una catastrofe e finisce per creare scompiglio nella popolazione. Quando il suo ultimo macchinario distrugge Sardina Land, il parco giochi dell'isola, Flint abbandona ogni speranza di realizzazione personale. Casualmente, però, tra le nuvole, la macchina inizia a funzionare e trasforma il vapore dell'atmosfera in molecole di cibo. Le richieste dei suoi concittadini, sempre più numerose e variegate, alterano il meccanismo della macchina e la rendono in grado di creare alimenti sempre più grandi fino a che, ormai ingestibili, rischiano di soffocare la Terra. Aiutato dall'altezzoso Brent, dalla scimmia Steve e dall'aspirante giornalista Sam Sparks, Flint dovrà trovare il modo di fermarla. Tempeste di polpette, cascate di formaggio e castelli di gelatina finiscono per intrappolare il suo creatore in un universo geneticamente modificato, perverso e seducente. Sorta di Frankenstein che si ribella al suo creatore, la macchina genera illusioni di felicità sensoriali che appagano i sensi e la mente. Creando un universo apocalittico e catastrofico, gli sceneggiatori citano i grandi film di genere come Twister, The day after tomorrow - L'alba del giorno dopo e Indipendence Day, li inseriscono nella narrazione e li adattano al proprio contesto, con evidenti rimandi inoltre alla fantascienza a stelle e strisce del periodo a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta (si pensi ai polli spennacchiati mangia-uomini o alla presenza del vecchio hit Sunshine lollipops nella colonna sonora). Creature delicate e amene assumono dimensioni e atteggiamenti carnivori e orsetti di zucchero si configurano come pericolosi eserciti di androidi. Affinchè il pubblico partecipi attivamente all'avventura dei suoi protagonisti, i registi costruiscono un racconto in prima persona pieno di movimenti di macchina, suspense e colpi di scena. Piovono Polpette si rivela un prodotto intelligente, sagace e ardito che coinvolge lo spettatore di qualunque età , con colorate e stupefacenti spirali di divertimento e ironia, dimostrando che la bizzarria, a volte, può rivelarsi straordinaria originalità .