
Premiato al Golden Dove con la motivazione “Era da tanto tempo che un documentario non raccontava la tragedia e la commedia della vita con tutta questa empatia”, e presentato con successo presso numerosi festival, tra cui il Festival del Film di Locarno, il Trieste Film Festival, il Copenhagen International Documentary Festival e l’International Documentary Film Festival di Amsterdam, The Special Need è l’opera prima di Carlo Zoratti che narra con tocco poetico la sessualità e l’amore adottando il punto di vista di un ragazzo affetto da autismo. Protagonisti del film, nei panni di loro stessi, troviamo Enea Gabino, Alex Nazzi e lo stesso Zoratti. Enea è un ragazzo autistico pieno di energia, e continuamente alla ricerca del contatto con gli altri, che da un po’ di tempo nutre il forte desiderio di fare l’amore con una ragazza. Ad aiutarlo ci sono i suoi due più cari amici, Alex e Carlo, che, facendosi carico delle necessità di Enea, intraprendono con lui un allegro viaggio verso la più permissiva Austria, alla ricerca di quel tassello mancante nella vita del loro amico. Ma è possibile immedesimarsi nei bisogni dell’altro a tal punto da comprenderne anche le più piccole sfumature? Il sentiero per la felicità di Enea porterà ad un totale cambiamento nelle vite di Alex e Carlo, e ad una loro rinnovata percezione delle cose. Raccontare al cinema di un problema delicato come l’autismo senza incappare nella riproposizione delle solite dinamiche strappalacrime è davvero un’impresa ardua. C’è riuscito il regista Carlo Zoratti che con il suo primo lungometraggio ha fatto subito centro dirigendo un’opera sincera capace di commuovere e divertire, e di far crollare in soli 84 minuti tutte le nostre convinzioni sul sesso e sull’amore. Ricorrendo ad un linguaggio ibrido, a metà tra documentario e finzione, The Special Need ci accompagna in un viaggio on the road alla ricerca di noi stessi mostrandoci la realtà che ci circonda attraverso lo sguardo filtrato del suo protagonista. L’autismo di Enea, ragazzo dalla simpatia travolgente, è per Zoratti un’opportunità di crescita interiore necessaria per modificare la propria visione delle cose. Egli vi si approccia con una semplicità disarmante: concedendo ampio spazio all’improvvisazione di Enea, lascia che sia egli stesso a guidare l’occhio della macchina da presa lungo percorsi non prestabiliti, facendo scaturire da ogni singola sequenza il senso di meraviglia provato dal ragazzo. Ma la pellicola non parla solo di autismo: è innanzitutto un inno all’amicizia più sincera, uno sguardo carico di speranza verso un mondo capace di accogliere le diversità dell’altro senza arrogarsi il diritto di scegliere per lui (il centro in Germania nato per far conoscere ai disabili la sessualità mostrato nel film non è un luogo utopico, esiste davvero). The Special Need è un’esperienza emozionale senza precedenti; un piccolo gioiello che è già entrato di diritto a far parte della storia del nostro cinema.