Penultimo film interpretato da James Gandolfini prima della prematura scomparsa, Non dico altro arriva anche nelle sale italiane distribuito da 20th Century Fox, dopo aver messo d'accordo critica e pubblico. Una produzione diretta dalla regista newyorchese Nicole Holofcener (anche autrice della sceneggiatura), già in passato cimentatasi con successo nelle commedie romantiche (suoi, tra gli altri, Parlando e sparlando e Lovely & Amazing). Titoli in cui era presente la sua attrice feticcio Catherine Keener (Essere John Malkovich, Truman Capote - A sangue freddo), anche qui presente in un ruolo secondario. La protagonista femminile è invece interpretata da Julia Louis-Dreyfus, più conosciuta per le sue interpretazioni su piccolo schermo e poco sfruttata dal cinema. Eva (Julia Louis-Dreyfus) è divorziata da oltre dieci anni e vive con la figlia adolescente, prossima al trasferimento al college. La donna, che lavora come massaggiatrice, conosce ad una festa il simpatico Albert (James Gandolfini), anch'egli separato con una figlia. I due cominciano a frequentarsi e il loro rapporto sembra andare a gonfie vele, sino a quando Eva scopre che l'uomo è l'ex-marito di una sua cliente, che durante le sedute continua a parlarle negativamente dell'ex compagno, ignorando che Eva esca con lui. Lei stessa tiene all'oscuro sia Albert che la sua ex-moglie, trovandosi in una situazione difficile che metterà in discussione il suo nuovo rapporto sentimentale. Una commedia romantica dosata e raccontata con equilibrato intimo distacco, fattore che in qualche modo riesce ad avvicinare lo spettatore ai personaggi con un'empatia tenera e discreta baciata da una vena realistica di rara poesia. Non dico altro è un film che colpisce per la sua genuinità , rivelandosi credibile in ogni sua sfumatura dagli ispirati dialoghi sino alla contemplativa narrazione. La storia permette un'affezione sincera per i protagonisti evitando patetismi di sorta mentre scava con fine acume nelle dinamiche di coppia e in quelle familiari, portando infine negli ultimi minuti ad alti picchi di commozione. Merito di una magistrale prova di tutto il cast, e se Gandolfini e la Dreyfus risultano perfettamente assortiti, eccellente è il lavoro di tutto il cast, figure di contorno incluse, tra le quali spicca una poliedrica Toni Collette. Un racconto dell'amore di mezz'età tra due persone pronte a ricominciare pur titubanti per paura di nuovi fallimenti, narrato con una leggerezza spontanea e carico di un umorismo sottile e conciliante. Il ritmo mantiene un mood costante che appassiona e la colonna sonora completa meravigliosamente l'impatto emotivo delle sequenze più toccanti, rendendo la visione piacevole e appagante, capace di regalare emozioni autentiche.