Regista dei non certo esaltanti cinecomics I Fantastici 4 e I fantastici 4 e Silver Surfer, Tim Story ritorna alla commedia d'azione già sperimentata dietro la macchina da presa del remake americano di Taxxi e collabora per la seconda volta con il rapper Ice Cube (qui anche produttore). Poliziotto in prova, distribuito in Italia da Universal Pictures, cerca di sfruttare proprio la stretta alchimia tra il noto cantante/attore afroamericano e il co-protagonista Kevin Hart, specializzato in titoli di genere come diversi episodi di Scary Movie, Superhero Movie e Il grande match. In un cast prevalentemente all-black spicca la partecipazione di Laurence Fishburne nei panni di un azzeccato villain. Ben, guardia giurata di un liceo, è prossimo al matrimonio con la bella Angela. Ma il fratello della ragazza, James, integerrimo e implacabile poliziotto pensa che il suo futuro cognato sia una smidollato, e decide di metterlo alla prova. Ben, che ha sempre cullato aspirazioni di divenire anch'egli un agente, dovrà passare con James un'intera giornata di pattuglia, finendo suo malgrado invischiato in un pericoloso caso nel quale si troverà a rischiare la vita per dimostrare di essere degno di sposare Angela. A dispetto delle aspettative, in partenza non certo altissime, Poliziotto in prova si rivela un'action comedy divertente che, a discapito di tutte le ingenuità di fondo, riesce a intrattenere per tutta la sua durata. Merito di un ritmo forsennato che gioca sugli stereotipi con intelligente arguzia ed offre gag spesso autoironiche, affidando la parte prettamente comica ad uno strabordante Kevin Hart. Grazie a dialoghi serrati e al fulmicotone non vi è mai un'attimo di tregua e anche le sequenze d'azione, con tanto di rallenty, svolgono il loro compito con il giusto equilibrio, tra esplosioni e sparatorie di sorta. Poco importa perciò che la storia si muova su binari banali e già visti e il finale sia naturalmente telefonato perché, a differenza di tanti emuli di genere, il film di Tim Story trascina per brio e freschezza, scorrendo con una leggerezza invidiabile sino all'epilogo (con tanto di scena post titoli di coda). Se la suspence è perciò ai minimi storici, questo buddy movie riesce comunque a regalare diverse risate per una serata all'insegna del disimpegno più totale.