
Walking on Sunshine, nel 1983, si presentava al pubblico come il secondo album dei Katrina and the Waves, band rock d’origine inglese. Oggi, quel gruppo, è conosciuto perlopiù grazie all’omonimo singolo tratto da quello stesso disco. Nel 2014 lo stesso titolo si trasforma, sotto una veste cinematografica, in un film divertente, allegro, solare diretto da Max Giwa e Dania Pasquini. Prodotto dalla Vertigo Films, in associazione con IM Global, il musical si avvale di una colonna sonora ricercata, anacronistica, viva soprattutto negli anni ’80, decade in cui l’amore (nei pensieri degli autori) era particolarmente predominante. Dopo un brevissimo fidanzamento, Maddie (Annabel Scholey), appena uscita da una storia importante con Doug (Greg Wise), che le ha spezzato il cuore, si sta per sposare con Raf (Giulio Berruti) e ha inviato sua sorella Taylor (Hannah Arterton) al matrimonio in Puglia. Maddie, però, non è a conoscenza del fatto che Raf, solo tre anni prima, ha avuto una storia proprio con Taylor, che ne è ancora innamorata. Sarà questo il primo dei tanti ostacoli che si porranno tra Maddie, Raf e Taylor, protagonisti – loro malgrado – di un inaspettato triangolo amoroso. Il viaggio verso il matrimonio, quindi, presenterà notevoli impedimenti, che però porteranno i protagonisti alle scelte più giuste, nonostante i guai e le incomprensioni. Ambientato in Puglia, il film presenta diversi punti positivi. L’ambientazione, per l’appunto ben ponderata, sfruttata al meglio, complice al fine principale della trama: quello di divertire il pubblico. Il sole, il mare, la spiaggia infatti immergono lo spettatore nel cuore dell’estate, attirandone l’attenzione. Su tutti, però, è la colonna sonora a divertire, nonostante si tratti di pezzi scritti più di 30 anni fa. Da The Power of Love a Venus, passando per Don’t you want me e It must have been love: i pezzi presentati (nonché reinterpretati dagli attori) percorrono gli anni ’80 in maniera esemplare, cogliendo quelli che furono – e tuttora si attestano – come i migliori successi dell’epoca. La scelta degli attori inoltre è azzeccata, a partire da Annabel Scholey, solare, estroversa, dinamica e perfettamente in sintonia col ruolo affidatole. Giulio Berruti, il bello del film, colpisce più per l’indiscussa sensualità che per le sue doti recitative (in ogni caso poco valorizzate dalla regia). A colpire per ironia è Greg Wise (Doug) e Katy Brand (nel film Lil, amica delle sorelle). Dulcis in fundo, la pellicola si avvale della partecipazione di Leona Lewis, già vincitrice di X-Factor ed oggi cantante di successo planetario. Di certo il musical coglie ogni obiettivo di partenza: far divertire con qualità ed ironia. Non troppo smielato, ma neanche troppo serio, bilanciato al punto giusto per sorridere anche e soprattutto davanti ad una particolare storia d’amore.