La tranquillità di ogni quartiere è garantita dal rapporto pacifico e rispettoso tra tutto il vicinato. Consapevole dell'invidia e della concorrenza che, invece, può nascere tra le diverse famiglie scatenando rivalità tragicomiche, il regista Nicholas Stoller, conosciuto piú per la sceneggiatura de I viaggi di Gulliver che per la regia di In viaggio con una rock star, firma Cattivi vicini, un prodotto comico-demenziale che, alternando grasse risate ad amare prese di coscienza, mostra l'importanza di salvaguardare l'unità familiare a qualsiasi costo. Kelly (Rose Byrne) e Mac Radner (Seth Rogen) sono una giovane coppia di genitori che vive una vita abitudinaria in un tranquillo quartiere residenziale. Quando la confraternita della Delta PSI capeggiata dallo strafottente Teddy (Zac Efron) si trasferisce nella casa confinante, la loro idilliaca quiete, improvvisamente, scompare. Disposti a tutto per cacciare i ragazzi, Mac e Kelly, aiutati dai loro fidati amici, inizieranno una guerra spietata. Antagonismi, contese, scontri armati: il lussuoso sobborgo in cui vive la famiglia Radner è lontano dalle terre selvagge e polverose dell'antico west, eppure, è costellato da alacri dissapori e continui duelli. Mac, sentendosi ostacolato da una gioventú effervescente ed esuberante, inizia una competizione ravvicinata con Terry, leader muscoloso e forzuto di una confraternita studentesca, che pensa soltanto a sballarsi e a divertirsi. Il ragazzo, da parte sua, spaventato dalla consapevolezza che l'uomo sia, in realtá, una proiezione di sé nel futuro, accetta la sfida e inizia la partita a colpi di feste, musica ad alto volume e superbi tiri di canna. Alternando gag tragicomiche e spietate osservazioni realiste, gli sceneggiatori Brendan O'Brien e Andrew J. Cohen, entrambi autori del corto Acting with James Franco, costruiscono una narrazione basata essenzialmente sul divergente scontro tra due generazioni opposte e complementari, incarnate rispettivamente da Seth Rogen e Rose Byrne, e da Dave Franco e Zac Efron. Se da una parte, dunque, il pubblico può constatare l'equilibrio familiare e la stabilità di una coppia felice, dall'altro riesce ad assaporare la spensieratezza, la vitalità e l'imprudenza adolescenziale. Tra risate, colpi di testa e tattiche di gioco, dunque, Cattivi vicini si rivela un prodotto intraprendentemente alternativo che sprona lo spettatore a divertirsi senza mai dimenticare, però, i valori in cui crede.