Era il 2006 quando le auto antropomorfizzate di Cars – Motori Ruggenti facevano la loro comparsa sul grande schermo conquistando il favore dei bambini. Da allora, la Disney Toon Studios ha realizzato due capitoli della saga e prodotto Planes, uno spin-off del franchise inizialmente destinato al mercato homevideo. Adesso, dopo essere riuscita a farlo approdare in sala e a vagliare i confini nazionali, la casa di distribuzione ha deciso di confezionarne un sequel e ha scelto il regista Roberts Gannaway (Trilli e il segreto delle ali) - che eredita il testimone dal predecessore Klay Hall - per firmare Planes 2 – Missione Antincendio, una moralistica e policromatica avventura che, sfruttando il fascino delle alture, invita gli spettatori a riflettere sull'importanza dell'altruismo e del volontariato. Dopo essere diventato una leggenda delle corse aeree, Dusty Crophopper scopre di avere gravi problemi alla trasmissione e di non poter più continuare la sua carriera di corridore. Amareggiato dall’impossibilità di recuperare i necessari pezzi di ricambio e convinto di poter ancora mettere alla prova il funzionamento del suo motore, Dusty sale ad alta quota ma precipita in picchiata e distrugge parte del suo villaggio. Per riparare al danno, l'aereo agricolo viene fatto addestrare a Piston Peak per diventare un vigile del fuoco. Raggiunto il successo e realizzato il suo sogno, Dusty è ormai un aereo affermato, felice e raggiante. Quando gli viene diagnosticata un'avaria al motore impossibile da riparare, entra a far parte della squadra locale dei vigili del fuoco, aiutando il prossimo per espiare le proprie colpe. Sentendosi utile al benessere e alla salvaguardia della comunità , Dusty assapora le gioie della vita e impara a mettere da parte l'egoismo e l’interesse personale per concedersi una seconda opportunità e imparare a far spazio agli antichi valori. Scegliendo di raccontare la presa di coscienza del protagonista e l'affermazione della sua identità adottandone direttamente il punto di vista, lo sceneggiatore Jeffrey M. Howard (Planes) cerca di costruire una storia che alletti gli spettatori sin dalle prime scene. Sebbene i voli in picchiata, le planate e le piroette interspaziali realizzate da Dusty vengano viste attraverso i suoi occhi e provate direttamente sulla propria pelle, però, gli spettatori non riescono a sentirsi parte integrante di quell'universo metamorfico e meccanizzato in cui è ambientata la pellicola. Privo di attrattive eccezionali e di emozioni forti, Planes 2 – Missione Antincendio, paradossalmente, non riesce mai a decollare e ad arrivare ad alta quota, rimanendo piuttosto stabile sul labile confine che divide intrattenimento puro e apatia totale.