
Sono passati già dieci anni da quando il regista e sceneggiatore Igino Straffi ha dato vita alla famosa serie televisiva Winx Club, divenuta un fenomeno internazionale di massa a tutti gli effetti. Dopo essere approdato sul grande schermo con Winx Club – Il segreto del regno perduto ed averne realizzato un sequel, l’artista italiano firma Winx Club – Il mistero degli abissi, terzo modesto capitolo della saga realizzata dal suo studio d’animazione Rainbow. Alleatesi con la perfida Politea, le Trinx progettano un diabolico piano per divenire imperatrici dell’Oceano Infinito. Rapiscono Sky e, attraverso un incantesimo dell’antica magia, scambiano la sua vita con quella dell’imperatore Tritannus, liberato dalle segrete dell’Oblivion. Una volta ripreso il suo posto sul trono, il re viene convinto ad impossessarsi della Perla Magica custodita dalla ninfa Omnia, guardiana dell’equilibrio dell’Oceano. Le Winx, chiamate a salvare sia il principe che l’intera umanità , adottano il potere Sirenix e scendono nei più profondi abissi del mare... Ispirandosi agli episodi della quinta stagione televisiva, il terzo lungometraggio del fatato franchise è ambientato negli abissi marini dell’Oceano Infinito, scenario apocalittico dell’eterna lotta tra bene e male. Caratterizzate da tonalità buie e macabre, le Trinx sono delle creature magiche perfide e avide che aspirano ad acquisire un alto potere solo per distruggere le loro acerrime rivali. Le Winx, da parte loro, colorate, allegre e alla moda, passano le loro giornate ad insegnare trucchi magici alle matricole del loro college. Costrette ad abbandonare le loro vite ordinarie per addentrarsi nell’Oceano attraverso l’Oblivion, luogo in cui i sentimenti e i ricordi perdono vigore secondo dopo secondo, le sei fate di Alfea dovranno fare affidamento soltanto sulla loro amicizia e sul legame solido e indissolubile che le rende invincibili. Volendo accaparrarsi esclusivamente il consenso di un pubblico giovane e affezionato, Straffi non si sofferma a descrivere i personaggi, non ne esprime il pensiero e non delinea una storia netta, poiché preferisce arricchire un’insolita avventura sottomarina con citazioni e richiami agli avvenimenti dell’omonima serie televisiva. Tra motivetti rap, canzoni pop e coreografie policrome e scintillanti, la pellicola si rivela l’allettante occasione per coinvolgere ed emozionare il pubblico dei più piccoli che, ignaro delle sgangherate situazioni grottesche e paradossali, rimane intrappolato nel turbinio di colori, suoni e magie creato dalle sue scatenate protagoniste.