Presentato sul red carpet della 71esima mostra del Cinema di Venezia Boxtrolls, nuova opera di Anthony Stacchi e Graham Annable, rievoca allo spettatore sensazioni già note dalle opere passate: un mondo che diventa concreto e tangibile, un mondo fatto di lettura, immagini, musica ed emozioni. L'aspettativa è alta, dopo che i due bellissimi lungometraggi precedenti, Coraline e ParaNorman, hanno ricevuto entrambi la nomination per gli Academy Awards come Miglior Film di Animazione. In anteprima mondiale fuori concorso, Boxtrolls - Le scatole magiche, nasce dal romanzo illustrato Here be Monsters di Alan Snow. Trasposto sul grande schermo in 3D e realizzato in stop-motion con più di 500 operatori coinvolti nella lavorazione del passo uno, il film dimostra come la tecnica dei suoi realizzatori sia stata affinata e abbia fatto degli incredibili passi avanti. Pontecacio, cittadina d' epoca vittoriana, è sorvegliata dai maniaci della "tube bianca", ricchi e potenti interessati solamente alla degustazione dei loro formaggi. Nelle fognature vivono creature che, secondo il cattivo e temibili Arraffa, spaventano la città e mangiano i bambini. Creature piccole e indifese che si nascondono dentro scatole e che nel loro quotidiano costruiscono e riparano oggetti. Pur di entrare a far parte dell' élite dei degustatori di formaggio e ottenere il tanto aspirato "cappello bianco", Arraffa è disposto ad uccidere tutti i boxtrolls. Inizia così la caccia spietata e la prigionia di queste creature, ma tra loro vive "Uovo" un bambino cresciuto tra musica e gentilezza che deciderà di salvare la città dal predatore e riportare l' armonia a Pontecacio. I titoli di coda, l'applauso di routine e un secondo finale al quale si è aggiunto potenza e bellezza. Un finale che riscatta e chiude il cerchio di un film che ha per sottofondo una morale concreta, definita e ben presentata. Un lungometraggio riuscito e caratterizzato da genuinità e onestà . La presenza di ogni personaggio che rappresenta stereotipi della società odierna come il dialogo mancante tra padre figlia, il riscatto del genitore poco presente, il pregiudizio della società , l'avidità e la fama di potere. Tutte le tematiche che il film affronta sono sì scontate, ma reali: toccate e ampiamente rappresentate senza sfociare mai nel banale, i due registi maneggiano il film con la cura e delicatezza di chi si sta rapportando a un bambino, ma con la profondità maturata di un saggio. Come anche nella vita, la morale di Boxtrolls si comprende attraverso l'esperienza, con la presa di coscienza che durante il lungometraggio prende forma ed emerge in conclusione. Colori intensi e caldi si giostrano per tutta la durata del film, regalandogli luce e atmosfera, con l'accompagnamento di musiche coinvolgenti e dialoghi semplici. Un lungometraggio d'animazione adatto ai bambini e anche ai grandi.