Sophia (Harriet MacMasters-Green), appena divorziata, e la sua unica figlia Helena (Sabrina Jolie Perez) si sono trasferite a Latina in un momento della loro vita in cui il destino rischia di trasformare la quotidianità in incubo. Dopo aver perso un dente, Helena aspetta con trepidazione l'arrivo della fiabesca fatina dei denti: nessuno l'ha mai vista ma la sua misteriosa presenza fa lentamente scivolare Helena in un buco nero senza fine, che arriva da molto lontano e a cui Sophia assiste senza poter agire in alcun modo. Fairytale è il risultato di un binomio inedito: Ascanio Malgarini - all’esordio sul grande schermo – e Christian Bisceglia (già autore della commedia Agente matrimoniale, del 2006). Il cast vanta partecipazioni italiane e straniere, con una nota di merito per Sabrina Jolie Perez, alla prima esperienza cinematografica: nonostante la giovane età , la bambina risulta ottima per il ruolo di Helena, vittima incontrastata di una fiaba che non avrebbe mai voluto vivere. L’opera, a suo modo, è una rivisitazione thriller (più che horror) della fiaba della fatina dei denti. Per molti versi, la pellicola ricorda The Others, sia per l'andamento ansiogeno sia per la capacità di intimidire lo spettatore non con particolari effetti speciali ma attraverso l'atmosfera tesa, garantita anche dalle musiche avvolgenti a firma di Michele Josia. Nonostante il ritmo del film sia apprezzabile e regali al pubblico emozioni forti che lo inchiodano alla poltrona sino alla rivelazione finale, la trama non costituisce di fatto niente di nuovo. Sebbene vada apprezzata qualche trovata di sceneggiatura e la precisione della messa in scena, un budget non certo hollywoodiano fa sì che la pecca del film stia in gran parte nei suoi aspetti formali, come la fotografia di Antonello Emidi, dai colori scuri e dagli ambienti grigi.