Mia (Chloe Moretz) è un’adolescente piuttosto introversa la cui vita è dedicata allo studio e alla pratica del violoncello. Il sogno della ragazza è poter entrare alla Julliard, prestigiosa scuola di musica dove potrebbe coronare il suo sogno di diventare una professionista. La passione di Mia per la musica è il motivo per il quale la ragazza viene notata da Adam (Jamie Blackley), frontman della rock band più famosa della scuola, e tra i due nasce una storia d'amore che pone la ragazza di fronte alla scelta fra il sogno professionale e il sogno d’amore. Ben presto però il destino la porterà a rivedere le sue priorità : in seguito ad un incidente automobilistico, la sua famiglia rimarrà uccisa e lei entrerà in coma. Tratto dall’omonimo libro di Forman Gayle, Resta anche domani è il primo lungometraggio di fiction di R.J.Cutler, già apprezzato documentarista. Tale premessa risulterà curiosa laddove l’opera in questione si presenta come un vero e proprio teen movie, un dramma romantico e mellifluo principalmente indirizzato a quei teenager che, per gli entusiasmi e i picchi emotivi dell'età , sapranno calarsi nel dilemma amore/passione musicale. Nell’alternarsi di flashback in cui Mia vive attivamente tra musica e amore e il contrasto con l’immobilità del coma nel letto d’ospedale, R.J. Cutler sviluppa un teen movie fra il drammatico e il romantico, che non riesce però davvero a inquadrare la propria essenza. Il pubblico di riferimento potrà restarne colpito - tanto i sentimenti e la messa in scena sono ingenui e sovraccarichi - ma a uno spettatore più navigato il film risulterà eccessivamente melenso, privo di ritmo e di intensità . La riflessione sul potere dell’amore e della musica (l’aspetto migliore del film è probabilmente proprio la colonna sonora), seppur apprezzabile nel suo ottimismo, non risulta efficace.