Dave (Adam Levine) è un cantautore ed è fidanzato con Greta (Keira Knightley). Quando Dave riceve una proposta di contratto da parte di un'etichetta discografica, la coppia si trasferisce a New York. Preso dal suo successo, Dave lascia Greta. Ormai sola, la ragazza troverà conforto in Dan (Mark Ruffalo), un produttore discografico in crisi, pronto a credere nel talento musicale della ragazza. Dopo Once, il regista John Carney torna a raccontare la forza della musica in una commedia, ambientata a New York, che è un inno leggero ed elegante alla capacità di emozionare. Tutto può cambiare parla un linguaggio semplice (forse troppo), lo stile della messa in scena è essenziale, ma Carney è abile a sfruttare una storia già vista e portarla per mano con delicatezza. I personaggi di Dan e Greta (due bravi Mark Ruffalo e Keira Knightley) hanno una passione in comune, si incontrano nel momento giusto e coltivano un'amicizia all'insegna della musica. In linea con questa tematica, Tutto può cambiare sfoggia un colonna sonora inedita che spazia dal folk all'indie-pop che, oltre a essere ben eseguita, è il giusto contraltare per rivelare i sentimenti dei personaggi. Certo, la pellicola di Carney non offre molto più di quello che può: pur avendo le carte per instaurare un discorso più complesso sull'arte e sui suoi compromessi - su come la bellezza artistica in toto e la sua ricerca non siano in vendita - rimane una suggestione e uno sguardo in superficie, narrato con toni lievi e un'atmosfera graziosa. E soprattutto ha la coerenza di non cadere nel prevedibile sentimentalismo. Meno empatica rispetto a Once, Tutto può cambiare è una commedia musicale senza pretese, un po' furba e priva della forza di restare impressa nella memoria ma sicuramente innocua.