Stelvio crocevia della pace è il primo docu-film che vede il grandioso massiccio montuoso – sito a nord-ovest del Trentino Alto Adige – come protagonista. A dirigerlo Alessandro Melazzini, giornalista e produttore fondatore della Alpenway Media Production. Quello sullo Stelvio, per lui è il terzo documentario dopo le esperienze di Monaco, Italia - Storie di arrivi in Germania e Come un fiume - The Ska faces. A 3000 metri di altezza, nel cuore delle Alpi italiane, si immola quello che per molti è un paradiso terrestre, quasi intoccabile per la sua straordinaria bellezza. Proprio lì, sullo Stelvio, si incrociano non solo presente e passato, ma anche storie incredibili, avvenute in tempi di guerra e sinonimo di grande storia contemporanea. Basti pensare al Passo dello Stelvio, il valico automobilistico più alto d’Italia (e il secondo in Europa) costruito dall’Impero Asburgico nel 1825. Lo stesso valico dove, in tempi più recenti, Fausto Coppi conquistò la maglia rosa vincendo quello che sarebbe stato il suo quinto ed ultimo Giro d’Italia. Storia a parte, del rilievo impetuoso è il presente ad imprimere grandi emozioni. Il bianco nella neve, l’emozione di chi racconta la montagna, di chi la vive, di chi ne è in un certo qual modo figlio: nel documentario di Melazzini c’è tutto questo. Anche se sembra improbabile commuoversi per una montagna, dello Stelvio si parla quasi come fosse un grande padre silente che osserva solo per aspettare d’essere vissuto. Si sa che ad avere la natura dalla propria parte, è più facile fare un bel film. Eppure, come in ogni grande pellicola, la bellezza va saputa valorizzare. Alessandro Melazzini, nel suo terzo documentario, riesce a farlo in maniera pregevole, regalando al pubblico riprese esaustive di un luogo incantato e pregno di storia, di sofferenze ma anche di sfide: quelle dei militari, nel corso della Grande Guerra, o quelle dei sognatori, coloro che lo Stelvio l’hanno scalato. L'imponente massiccio è l’assoluto protagonista del film il cui obiettivo è raccontare le storie che hanno reso la montagna così importante da darle quasi un’anima. La natura parla attraverso i suoi protagonisti: gli uomini. Melazzini è abile nel raccogliere le vicende di ogni giorno, fondendole con le storie scritte sui libri di storia. E non è facile se non hai Hollywood alle spalle. Ecco perché a iniziative simili, specie se girate con consapevole esperienza, va sempre riservato un plauso particolare.