Vincenzo Salemme torna dietro la macchina da presa adattando per il cinema la commedia di successo …E fuori nevica! che nel 1994 lo portò alla ribalta in tutti i teatri d’Italia. Carlo Buccirosso, Nando Paone e Maurizio Casagrande - storici compagni di viaggio del regista - danno una scossa al film contribuendone, con la loro solita verve comica, alla buona riuscita. Enzo Righi (Vincenzo Salemme) è un cinquantenne immaturo e irresponsabile. Sbarca il lunario cantando sulle navi da crociera melodie stonate e talvolta improvvisate. Perduto il lavoro, l’uomo torna a Napoli - dopo trent’anni di lontananza - in occasione della morte della madre per presenziare alla lettura del testamento e ricongiungersi ai suoi due fratelli, Stefano (Carlo Buccirosso) e Cico (Nando Paone), che vivono ancora nella casa materna, unico bene che possiedono. Stefano, agente di cambio da poco disoccupato, che negli ultimi trent’anni si è perso cura di Cico - da sempre il più “particolare” dei tre fratelli - è frustrato nel suo amore per Nora, una ragazza misteriosa con cui può comunicare solo tramite cellulare, di nascosto dalla madre di lei, una vecchia megera che tiene ferocemente alla castità della figlia. Enzo dovrà convivere forzatamente con le paranoie di Stefano e la realtà immaginaria di Cico, tra scontri ed equivoci al limite dell’assurdo. Intelligente e dissacrante, la nuova commedia di Vincenzo Salemme allarga gli orizzonti del testo teatrale originario grazie alla sua versatilità e capacità di aprirsi al linguaggio cinematografico. Incentrato su temi universali e sempre attuali, facilmente recepibili dal pubblico, quali la famiglia, la tolleranza e l’amore fraterno, …E fuori nevica! ci mostra un Salemme più maturo, capace di affrontare problematiche delicate come la disabilità e l’eutanasia con la delicatezza e spigliatezza tipica dei comici partenopei. Adottando il punto di vista di Cico, il personaggio interpretato magistralmente da Paone - vero fulcro di tutta la vicenda - lo spettatore esplora il mondo dei "sani" arrivando infine a interrogarsi sul concetto vero e proprio di normalità. Enzo e Stefano, in realtà egoisti e ipocriti, verranno infatti smascherati dagli occhi smaliziati di Cico, falso capro espiatorio, rivelando la loro natura cinica. Portata in scena l’ultima volta nel 2000, l’opera di Salemme fa ridere - senza cattiveria - dei piccoli e grandi drammi dell’uomo contemporaneo, sfoderando una messa in scena minuziosa e dinamica e un cast composto da alcuni tra i migliori eredi della tradizione napoletana. Il trio Salemme-Casagrande-Buccirosso, rinnovato negli sketch, funziona ancora nonostante gli anni, mentre Paone dimostra per l’ennesima volta di essere un interprete fuori dagli schemi ed eclettico. Una pellicola per tutta la famiglia, un ritorno della commedia all'italiana.