
Il piccolo Meno (Vincenzo Lauretta), reso cupo e complicato dalla prematura perdita della madre, fa amicizia con il randagio Italo. Suo padre Antonio (Marco Bocci) ha deciso di affrontare il lutto tuffandosi nel lavoro: sindaco del paese, si divide tra le riunioni e i problemi dei cittadini, senza riuscire a trovare il tempo (e il coraggio) per gestire il figlio e i propri sentimenti per la dolce maestra Laura (Elena Radonicich). In un modo o nell’altro sarà proprio Italo la risposta ai dubbi dei protagonisti. A volte capita che la vita sia più bella di un film: in questi rari casi si presentano situazioni al limite del surreale che finiscono per somigliare più a una fiaba che alla cronaca. La storia di Italo Barocco è uno di queste: la romantica vicenda del meticcio che nel marzo 2009 finì col diventare una sorta di cittadino onorario a Scicli, piccolo paese della Sicilia. L’ "adozione" avvenne poco dopo che il comune aveva messo al bando i cani randagi, in seguito all'aggressione subita da un bambino. Nonostante la diffidenza, Italo finì per essere il bastardino più amato dal suo paese. L'esordiente Alessia Scarso decide di partire da qui per il suo debutto cinematografico: da una storia d’amicizia partorita dall’imprevedibile casualità della vita. Italo è un film onesto, che presenta sin dall'inizio la propria natura e non finge di essere qualcosa che - di fatto - non è. Commedia leggera con spunti sentimentali, il film di Alessia Scarso è una favola moderna, in cui valori come l’amicizia e la lealtà fanno da padrone. Il buonismo generale dell’operazione non appare mai forzato ma, anzi, un elemento fondamentale senza il quale la pellicola perderebbe buona parte del suo charme. Da questo punto di vista l’unica pecca è forse da ricercare nel finale, quando la sceneggiatura si carica di troppa retorica, rischiando di andare sopra le righe e infastidire, piuttosto che commuovere. A eccezione di questa lieve caduta di stile - e di qualche insicurezza sul fronte interpretativo - Italo è un film che non mancherà di irretire i piccoli spettatori, che si lasceranno guidare in questa avventura di crescita e amore; allo stesso tempo, però, anche il pubblico adulto troverà piacevole la visione di un'opera così semplice ma genuina. Plauso per il protagonista Marco Bocci, che sembra aver finalmente trovato il suo posto anche nel mondo cinematografico.