Il 26 febbraio 2015 Spongebob è uscito dalle profondità marine per avventurarsi sulla terra ferma, grazie alla regia di Paul Tibbit. A undici anni di distanza dal primo film, dopo più di 180 episodi televisivi, la celebre spugna antropomorfa torna protagonista di un lungometraggio in 3D. L'ingenuo e ottimista Spongi (doppiato da Tom Kenny) è costretto ad allearsi con il malvagio Plankton pur di recuperare la preziosa ricetta dell'hamburger Krabby Patty, misteriosamente sparita. Il valore della ricetta è inestimabile: il panino è infatti il collante sociale che impedisce ai golosi abitanti di Bikini Bottom di perdere il controllo e trasformarsi in una folla anarchica e violenta. Il Krabby è una sorta di una sostanza galvanizzante capace di spegnere gli istinti di quella che sembra una rispettabile cittadina degli abissi; una droga che controlla la mente dei cittadini-schiavi di una società futuristica distopica. Mentre l'oscurità artificiale del cinema si dirada, viene naturale chiedersi se questo salto evolutivo dal mare alla terra il buon Spongebob Squarepants, l'amico Patrick e l'avido Mr Krabb non avrebbero potuto risparmiarselo. La trama sarebbe strampalata anche per uno spettatore ingenuo come lo stesso Sponge. L'adulto speranzoso di godersi un film pensato per tutti rimarrà molto deluso: la comicità è, giustamente, calibrata per rispondere ai gusti e alle esigenze di un bambino dell'asilo, le battute più ironiche vengono puntualmente spiegate e i riferimenti escatologici non mancano. La tecnica mista fa pensare e rimpiangere classici come Chi ha incastrato Roger Rabbit o Space Jam. Questa nuova avventura della spugna animata è un film di qualità bassa non solo perché si colloca a oceani di distanza dai precedenti, ma anche perché arranca tra i contemporanei. Tra una scena forzata e l'altra, chi guarda questo acquario demenziale fuoriesce dall'apnea per chiedersi come potrà la pellicola durare complessivamente un'ora e mezza. Abbondano goffi omaggi a celebri film come Shining, I guerrieri della notte, Guida intergalattica per autostoppisti: tutti sprecati e malsviluppati. Il pirifero animato rende di più sul piccolo schermo, dove ha riscosso un successo indiscutibile fino a diventare un fenomeno martellante (al livello di Peppa Pig) e imperversare sulle più famose reti per l'infanzia, da Boing a Nickelodeon. Come se i bambini fossero anche loro vittime dell'incantesimo del Krabby Patty. Così, mentre tra qualche anno i piccoli spettatori scopriranno che la sinfonia che esalta il loro eroe e lo convince ad affrontare il cattivissimo pirata Barba Burger è L'estasi dell'oro di Ennio Morricone, chi ha qualche anno in più continuerà a pensare che le spugne stanno meglio ancorate agli scogli che sullo schermo di un cinema.