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Rock the Kasbah

06/11/2015 12:00

Riccardo Tanco

Recensione Film,

Rock the Kasbah

Richie Lanz (Bill Murray) è un ex manager musicale di successo caduto in disgrazia...

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Richie Lanz (Bill Murray) è un ex manager musicale di successo caduto in disgrazia. Assieme all'amica cantante Ronnie (Zoey Deschanel) decide di partire per Kabul, dove la donna eseguirà un concerto per i soldati americani. Da solo e senza soldi, Richie incontra casualmente Saleema (Leema Lubany), giovane afghana dalla voce straordinaria che Richie vuole far partecipare a un celebre talent canoro.


A distanza di un anno da The Humbling, presentato fuori concorso al Festival di Venezia nel 2014 e ancora inedito in Italia, il regista premio Oscar per Rain Man, Barry Levinson torna sugli schermi con Rock the Kasbah, commedia d'azione con protagonista Bill Murray. La storia è quella di Richie Lanz, manager musicale sull'orlo del fallimento che, in procinto di accompagnare in Afghanistan una sua artista per un concerto, viene abbandonato e incontra una seconda possibilità nella voce di una giovane ragazza del luogo. Nonostante il contesto e il luogo da cinema di guerra, Rock the Kasbah usa l'Afganistan come meta esotica rimanendo sempre e solo ai livelli di una modestissima comedy, senza l'ambizione dell'opera politica o con la volontà del contrasto tra l'ironia dei fatti narrati e la crudezza dell'ambiente.


Levinson, con uno stile ben più che anonimo, si adagia su una sceneggiatura di grande mediocrità: ennesima storiella sul riscatto e sulla volontà di rivincita di chi ha toccato il fondo. Ovviamente Rock the Kasbah, assieme a questa monotematica, prova a imbastire un racconto più profondo che narri del desiderio di libertà di una donna in una società conservatrice e maschilista come quella afghana, vedendo nel canto un importante atto di ribellione. Tuttavia quella di Levinson resta uns pellicola innocua, che non sfugge a stereotipi e a semplificazioni di sorta; tra scrittura didascalica e interpreti che, nonostante i nomi altisonanti, intonano il mood parecchio svogliato di un film che non funziona nemmeno come il più facile dei divertissement.


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