I Fantastici Quattro

Il genio scienziato Reed Richards (Ioan Gruffuldd) e il suo amico fidato Ben Grimm (Michael Chiklis), intraprendono una missione nello spazio grazie all'aiuto del loro vecchio compagno di università Victor Von Doom (Julian McMahon), all'ex fidanzata di Reed, Susan Storm (Jessica Alba) e a suo fratello Johnny (Chris Evans). A causa di un inconveniente rispetto ai calcoli di Reed, una nube cosmica invade la navicella. Risvegliati in una clinica, i 4 si ritroveranno con strani “effetti collaterali”. Reed riuscirà ad allungarsi e a cambiar forma, Sue a diventare invisibile e Johnny a diventare completamente di fuoco. Ben, a causa dell'esposizione ravvicinata alla nube, è diventato un colosso di roccia. Reed non si darà pace per quello accaduto all'amico, debolezza che l'ormai nemico Victor, diventato il Dottor Destino, userà per dividere il quartetto. Ma più uniti che mai riusciranno a batterlo.

Basata sui fumetti di John Kirby e Stan Lee del 1961, la pellicola di Tim Story è un fedele adattamento del fumetto vecchio stile Marvel. I Fantastici 4 sono i supereroi più amati da sempre dal pubblico, molto probabilmente per la loro caratteristica di essere una famiglia non tradizionale. A differenza delle convenzioni, il quartetto litigherà e porterà rancori anche molto profondi, proprio come una vera famiglia. Inoltre, a differenza degli altri supereroi, eviteranno l'anonimato e le identità segrete. È uno dei più importanti titoli Marvel, ancora in pubblicazione sin dalla Silver Age. Il bello di questo adattamento cinematografico è il cercare di portare l'ironia che si trova nei fumetti dentro allo schermo. Sono presenti situazioni comiche riconducibili ai fumetti originali, come le scaramucce tra la Torcia Umana e La Cosa. Le mosse dei duelli sono prese in alcuni punti pari pari dalle vignette, come quando Mr. Fantastic, litigando con La Cosa, si attorciglia attorno al corpo del colosso cercando di farlo calmare, oppure la sequenza finale dove uniscono i poteri per sconfiggere il cattivo di turno. C'è una genuina ironia che attraversa tutto il film, un sobrio divertimento con uno spirito di fondo fedele all'originale. Si potrebbe quasi definire un film comico d'azione. Il target sono adolescenti e famiglie, cosa capibile sia per la scelta di svolgere la maggior parte delle scene di giorno, anche quelle con massima azione come la sequenza sul ponte di Brooklin, e anche dalla colonna sonora, costellata da gruppetti punk-rock che andavano per la maggiore tra gli adolescenti, tra i quali ricordiamo i Sum 41.

Il personaggio che ci rimette davvero in questo live action, è la figura del Dottor Destino, nel fumetto personaggio con complessità e fascino che nel film viene completamente a mancare, rendendolo un nemico anche abbastanza facile da combattere e per nulla minaccioso. L'interpretazione migliore è sicuramente quella de La Cosa, che, nonostante i multipli strati di gommapiuma che lo ricoprono, riesce comunque a dare un'impronta umana e tragicomica al personaggio, costituendo la delle migliori interpretazioni del film, dato confermato anche dal suo creatore in carne e ossa, Stan Lee, che considerare l'interpretazione di Michael Chiklis come la migliore del mondo Marvel Cinematics. L'uso di un costume di gomma risulterà un po' datata, ma è stata esclusivamente richiesta dall'attore prima delle riprese, e nonostante tutto risulta una scelta ben fatta e ben giocata, sia dall'attore, che così ha potuto dare il massimo della sua interpretazione per lo più corporea e mimica, e anche dalla regia facendo risultare il personaggio non del tutto finto. Il film vuole quindi portarci a un divertimento senza pretese, una trama semplice, tanta azione, battute genuine e unione familiare.