
L'idea per Cartel Land, film diretto e prodotto da Mattew Heineman, candidato agli Oscar 2016 per Miglior Documentario, nasce quando il regista statunitense nota un articolo sul Rolling Stones Magazine riguardante José Manuel Mireles e la sua organizzazione anti crimine organizzato - "Autodefensas" - nata abusivamente per estirpare la mafia messicana e successivamente legalizzata e rinominata con l'appellativo "Polizia rurale". Se, però, l'articolo studiava il fenomeno della Drug War soltanto dal punto di vista messicano, Heineman offre una visione globale che comprende il lavoro svolto dai "vigilanti" locati al confine tra Messico e Stati Uniti al fine di monitorare ed eventualmente stroncare le attività illecite messicane. Nell'immaginario collettivo i vigilantes sono dipinti come "razzisti col turbante" armati fino al collo, ma il montaggio delle varie riprese prevede l'incontro di due differenti punti di vista corrispondenti ai due lati del confine: il movimento di resistenza fondato da Mireles da un lato, la strategia di difesa americana dall'altro. Si sente spesso parlare della corruzione delle forze dell'ordine in Messico, ma non si racconta mai troppo la criminalità organizzata vera e propria, responsabile di rapimenti, stupri e dello sterminio di intere famiglie e sfortunati innocenti. Sparatorie, teste e arti mozzati, impiccagioni e folle in rivolta: l'occhio di Heineman assorbe tutto e lo esibisce senza filtri né censure. Attraverso toccanti testimonianze di sopravvissuti e vigilantes, insieme a un intenso e altrettanto rischioso lavoro sul campo a suon di mitra, il regista restituisce un grido di denuncia forte e rabbioso non rivolto allo spietato crimine organizzato messicano, bensì alle autorità incapaci e/o non intenzionate a opporsi. La macchina da presa diventa così tutt'uno col filmmaker; si nasconde, si accascia per terra e corre, testimone di ingiustizie e scelleratezze. Vincitore di numerosi riconoscimenti a livello nazionale e mondiale, Cartel Land è un film temerario dal forte impatto, sia per il tema - dalla rilevante portata sociologica - sia nel suo essere tramite di due voci diverse accomunate dallo stesso male.