Dennis Stock (Robert Pattinson), un giovane fotografo chiuso e tradizionalista dell'agenzia Magnum, decide di realizzare un servizio fotografico all'attore - all'epoca emergente - James Dean (Dane DeHaan), ribelle e anticonformista, per farlo apparire sulla rivista Life. Il servizio consente ai due di intraprendere un viaggio fotografico attraverso gli Stati Uniti, da Los Angeles a New York, fino alla casa natale di James in Indiana. Questa esperienza cambiò per sempre la vita e la carriera di Stock e produsse le immagini più famose dell'attore/icona e della sua epoca. Opera biografica, Life narra di come il fotografo Dennis Stock riuscì a capire, prima di tutti, come il ribelle James Dean sarebbe diventato un'icona del suo tempo. Ma giungere agli scatti non sarà un'impresa in discesa: tra il caratteraccio del divo, pigro e svogliato, e i suoi vari spostamenti, Stock dovrà continuamente rincorrerlo per poter ottenere le foto desiderate. Ma il vero punto di svolta è il viaggio in Indiana, terra natia dell'attore, dove Stock scoprirà un lato inedito e sensibile di Jimmy. Quello narrato è un James Dean che va oltre la leggenda, più vero e meno indagato, ancora emergente, a pochi giorni dalla prima de La Valle dell'Eden (1955) di Elia Kazan, film che lo catapulta nel firmamento hollywoodiano. Ma Life è anche la storia della nascita di un'amicizia, scintilla del cambiamento culturale degli anni '50. Dean e Stock sono uno l'opposto dell'altro, ma riusciranno gradualmente a creare un rapporto di fiducia reciproca che andrà oltre gli scatti e il legame lavorativo. Proprio questo legame che rende le fotografie così uniche e intime. Gli scatti narrano di un ragazzo ribelle e inquieto, che ben rappresenta i coetanei dell'epoca; "un divo imbronciato", come venne definito nel celebre articolo di Life. E le foto permisero di far nascere la leggenda James Dean, a pochi mesi dalla sua scomparsa. Alle spalle del film è evidente il grande lavoro di ricerca dato da visioni, letture, testimonianze e sopralluoghi nelle abitazioni originali dei due protagonisti. Location e costumi sono perfetti e riescono a immergere lo spettatore nelle fotografie originali della rivista Life. E per un film dedicato alla fotografia, la produzione non poteva scegliere che Anton Cobijn, che proprio come Stock inizia la sua carriera fotografando divi dello spettacolo e della musica per riviste come Vogue e Rolling Stone. Esordiente alla macchina da presa con il bellissimo Control (2007), dedicato alla biografia di Ian Curtis, cantante dei Joy Division, Cobijn lavora in modo maniacale per riportare sullo schermo quello che è l'atmosfera e la storia che sta dietro a quei famosi scatti. Robert Pattinson riesce in questo film a togliersi il marchio di Twilight, offrendo un'interpretazione molto buona del fotografo. Dane DeHaan, anche se non molto somigliante al mitico James, grazie alla sua intima interpretazione riesce a far dimenticare questa discrepanza e a restituire un James Dean fragile e sensibile, attaccato alla famiglia e alla sua terra.