Philippe Mars è un ingegnere, separato dalla moglie, che ha sempre vissuto una vita modesta e abitudinaria. Fino a quando, per motivi di lavoro imprevisti, l’ex moglie decide di lasciargli i due figli Sarah e Gregoire. Questo affido temporaneo scatenerà un vero e proprio tornado di emozioni: tra equivoci surreali e bizzarri siparietti, Phil dovrà far fronte a un secondogenito vegetariano e a una figlia ossessionata dal successo. In più, a casa Mars è ospite anche Jeròme, collega di Philippe scappato dall’ospedale psichiatrico. News from planet Mars è una commedia graffiante che riporta in auge quell’assurdità e quel black humor capaci d’intrattenere anche un pubblico esigente. Infatti, Dominik Moll, il regista offre una vera e propria satira e critica sociale che affida a Francois Damiens, il papà muto de La Famiglia Bèlier. Un uomo che vive gli scontri generazionali con i propri figli, piombatigli addosso come un fulmine a ciel sereno: deve instaurare un rapporto con loro senza sembrare troppo bigotto o pressante, impresa assai ardua per un essere metodico e pragmatico come lui. Il classico tipo che ha sempre vissuto all’ombra dell’ex moglie, più popolare, più bella e troppo intraprendente per i suoi standard. I figli lo hanno sempre reputato un perdente, che non è offensivo bensì “l’opposto di vincente”, come sottolineano più volte, in balia di una sorella pittrice allo sbando. Un catalizzatore della sfortuna che permetterà di mettere in atto ogni standard della commedia in modo preponderante: scene veloci, paradossali, che sfiorano il nonsense quanto basta per rimanere impresse nella mente dello spettatore. Un lavoro di scrittura dei testi durato sei mesi, che attesta quanto siano graffianti e per niente banali i dialoghi tra i personaggi, che non perdono occasione per attrarsi l’un l’altro anche in maniera lessicale pur essendo opposti tra loro. Il film s’impernia sulle varie peripezie del pater familias che è vittima costante di equivoci e fraintendimenti, un misunderstanding possibile grazie alla spalla comica fornita dal coinquilino toccato mentalmente che, con la sua follia, riesce a dare una sferzata all’intera vita dell’uomo. Questa pellicola – presentata fuori concorso alla Berlinale 2016 – è basata su un “ottimismo combattente”, così l’ha definito il regista, cioè quello smarrimento che porta all’allegria e alla spensieratezza per non lasciarsi abbattere dalle paure che s’incontrano nel quotidiano.