Una prestigiosa coppa contesa tra i rappresentanti delle tre maggiori scuole di magia del mondo; la partecipazione a sorpresa - e a dispetto delle regole - di un quarto contendente; invidie e gelosie sullo sfondo del sinistro ritorno dei mangiamorte, i fedeli seguaci di Voldemort, sono gli ingredienti di questo quarto capitolo della saga di Harry Potter. È iniziato il quarto anno a Hogwarts e grandi novità attendono Harry, Ermione e Ron al loro ritorno a scuola: il torneo Tre Maghi, evento di straordinaria importanza nelle relazioni internazionali fra le scuole di magia, avrà luogo proprio presso la loro scuola. A causa dell’inaspettato ritorno dei mangiamorte e della pericolosità delle prove previste dalla competizione, i presidi delle tre scuole si vedono costretti a limitare la partecipazione alle selezioni, effettuate tramite il magico Calice di Fuoco, ai soli maggiori di 17 anni. Ciononostante, il nome di Harry Potter viene indicato dal Calice come quello del quarto componente a sorpresa del gruppo dei partecipanti. Il giovane mago non è affatto contento dell’occasione offertagli, anche perché questa causa conflitti ed invidie che ledono il rapporto con i suoi amici, personaggi sempre più imprescindibili di un romanzo di formazione che intrattiene in egual misura grandi e piccini. Sono quindi le competizioni inter-scolastiche e i rapporti fra gli studenti i temi principali di questo quarto capitolo ad alta dose di spettacolarità della saga del maghetto, che non rinuncia ad intessere il racconto di enigmi e misteri, con un inaspettato e tragico evento finale. Il Calice di Fuoco si pone sulla scia de Il Prigioniero di Azkaban nell’approfondire l’indagine psicologica dei personaggi principali; introduce inoltre nuovi coprotagonisti, come il prof. Malocchio Moody, ennesimo insegnante di Difesa dalle Arti Oscure, e si pone a preludio dei grandi eventi che saranno narrati nei successivi capitoli della saga. Il film, diretto per l’occasione da Mike Newell (Quattro matrimoni e un funerale, Mona Lisa Smile), gioca sul rapporto fra l’interiorità sempre più articolata di Harry e le situazioni di competizione che si presentano nella sua vita, realizzando un mix efficace di azione spettacolare, commedia romantica e fantasy dalle sfumature gotiche. Il racconto continua a crescere in tensione e approfondimento, donando anche a questo quarto episodio caratteristiche peculiari, che gli permettono di distinguersi dagli altri episodi senza ledere la stupefacente coerenza narrativa dell’universo creato da J.K. Rowling.