Dopo Transformers, un’altra celebre linea di giocattoli diviene lo spunto per la realizzazione di un blockbuster tutto azione ed effetti speciali, affidato questa volta alla regia di Stephen Sommers. I G.I. Joe cinematografici sono un segretissimo reparto d’elite internazionale, equipaggiato delle migliori tecnologie e votato alla difesa del mondo contro gruppi di terroristi altrettanto avveniristicamente dotati. Lo scontro raccontato dal film scaturisce dalla volontà di uno dei gruppi terroristici di impossessarsi di una nuova tipologia di armi, le nano-macchine, capaci di incredibili livelli di distruzione e strumento imprescindibile per il dominio del mondo. Dal momento in cui i futuri Cobra (il nome del gruppo sovversivo è noto ai fan dei giocattoli e della serie animata, ma nel film diventa “ufficiale” solo alla fine) tentano per la prima volta di conquistare l’arma, fino al prevedibile epilogo, ci troviamo proiettati in un continuo combattimento, condito con tutti gli inseguimenti, esplosioni, uccisioni e ferimenti che era possibile inserire nella trama. Al di là dell’azione resta effettivamente poco da analizzare: i personaggi sono troppi per dare ad ognuno il necessario approfondimento, restando piuttosto stereotipati; non tutti comunque perdono di fascino, soprattutto la sexy Baronessa (Sienna Miller), lo spietato ninja Storm Shadow (Byung Hun Lee) e la sua nemesi Snake Eyes (Ray Park). Il resto del cast riprende le figure chiave dell’universo di G.I. Joe, affidando il ruolo del protagonista Duke a Channing Tatum e quello della sua spalla Ripcord a Marlon Wayans; l’affascinante Scarlett, guerriera armata di balestra futuristica ha il volto e le forme di Rachel Nichols, mentre è Dennis Quaid ad impersonare il Generale Hawk. Malgrado un livello altalenante di effetti speciali e ricostruzioni digitali, che alterna scene di buona qualità ad altre piuttosto raffazzonate, il film risulta godibile e il ritmo sincopato non lascia spazio alla noia. L’inserimento di flashback cerca di contestualizzare meglio i personaggi, ma non riesce a dar loro la profondità di cui avrebbero bisogno, e tra guerriglie concitate ed esplosioni al fulmicotone i dialoghi riescono ad offrire qualche battuta divertente. Sicuramente la trama non presenta tratti di originalità, anzi, sono frequenti ed evidenti le sequenze ispirate ad altri film (su tutti Star Wars), ma nel complesso G.I. Joe: La nascita dei Cobra non dovrebbe deludere quanti intendano vederlo per quello che è: puro intrattenimento a basso consumo di neuroni, un “giocattolone” che segue la stessa filosofia ludica dei modellini a cui si ispira.