Tra assurdità e originalità, Jörgen Bergmark esordisce al suo primo lungometraggio con una commedia drammatica sulla vita matrimoniale di mezza età. Erland (Rolf Lassgård) e Sven-Erik (Magnus Eriksson) lavorano insieme nella stessa cartiera, legati da un rapporto profonda amicizia: Sven-Erik in passato ha tentato il suicidio, ma è stato salvato dall’amico. Entrambi sono sposati: Erland e Maj (Stina Ekblad), una metodica insegnante di musica, dopo anni di matrimonio, tengono un corso per coppie felici nella parrocchia del paese, che anche Sven-Erik e la bella Karin (Pernilla August) frequentano. Alla festa di compleanno per i 51 anni di Sven-Erik, tra Erland e Karin scocca una scintilla di passione che i due non riescono a reprimere. Per non rovinare i rispettivi matrimoni e l’amicizia, i quattro si riuniscono intorno ad un tavolo per trovare una soluzione razionale al loro problema. Erland propone di vivere per un periodo sotto lo stesso tetto, scambiandosi i letti matrimoniali finché la passione tra lui e Karin non si sia esaurita. L’aspetto paradossale della vicenda è che tutti accettano, anche le parti tradite del gruppo, ma, come in ogni questione di corna che si rispetti, c’è chi è felice e chi resta con un amaro retrogusto in bocca. Nonostante qualche caduta di brio in discorsi melodrammatici, il primo lungometraggio di Bergmark poggia su una sceneggiatura brillante, scritta da Jens Jonsson, e su un cast di prim’ordine, tra cui spiccano Stina Ekblad e Magnus Eriksson. Dove lo spettatore riesce a ridere per la dimensione surreale di certe situazioni, più che per comicità, questo dramma svedese mostra il suo pregio, nel coraggio di affrontare il tema del matrimonio in modo nuovo, evitando tutti i cliché del genere legati all’età dei personaggi. Dal momento in cui i quattro protagonisti decidono di andare a vivere nella stessa casa, tra loro si instaurano dei meccanismi sottili che spesso sfuggono alla comprensione dello spettatore, ma che conducono i personaggi in uno stato di isteria e buon senso. Lo scopo della proposta di Erland è di “venirne fuori tutti insieme”, ma, quando si tratta di sentimenti, certe ferite cambiano le cose irrimediabilmente.