Come è possibile avere un domani migliore? È questa la domanda che dà l'avvio a tutto il documentario dedicato a una vita alternativa eco-sostenibile. Il futuro si prospetta con cibo, acqua e petrolio difficilmente reperibili. Per evitare queste visioni apocalittiche, il documentario ci spiega come, cambiando le nostre abitudini, potremmo avere una vita migliore per noi e per i nostri figli. Il film trae spunto da uno studio scientifico apparso sulla rivista Nature nel 2012. Questo studio, piuttosto sconvolgente, annuncia il crollo generalizzato degli ecosistemi. È stata la molla fondamentale per far diventare la realizzazione del film un qualcosa di necessario. Creato da un'idea di Cyril Dion e Mèlanie Laurent, la Soshanna di Bastardi senza gloria (2009), qui nei panni di regista, il documentario vuole dimostrare come un'alternativa al nostro modo di vivere esista. Qualcosa si sta già muovendo in diverse parti del mondo: dall'Europa all'America, sino all'India. Quello che il documentario vuol far vedere è una visione positiva della situazione, come una fase di svolta, una crisi che diventa un'opportunità . È il momento di mobilitarsi, e il documentario ci mostra come, con esempi semplici, reali, genuini e positivi: ogni singolo cittadino può dare una svolta. Perché l'obiettivo prestabilito non deve essere fin dal principio la salvezza del pianeta, ma iniziare dal piccolo, da quello che si ha intorno a sé, dalla propria strada, nel proprio quartiere, con i vicini, fino a coinvolgere imprenditori e politici locali. Perché il cambiamento non è solo l'agricoltura urbana e l'agro-cultura eco sostenibile, il vero cambiamento avviene anche attraverso energia, economia e politica. Tutto è collegato, uno non può far a meno dell'altro, e se la rivoluzione sta in solo uno di questi step, allora non potrà mai funzionare. L'energia sarà quella rinnovabile, l'economia sarà data da moneta locale e consumo locale, la democrazia sarà diretta. Ma la parte più importante, la base di questa piramide, sta nell'educazione. È dai bambini e dalle nuove menti che si deve partire per avere un cambiamento; insegnare l'empatia, il riciclo, l'importanza della natura e dell'eco-sostenibilità . È questo che si prefigge il documentario: darci delle alternative, stimolarci, darci soluzioni sostenibili, accessibili e allegre, con questo senso di positività che pervade tutta la pellicola. Realizzato con un crowfounding record per un documentario, Domani risulta un prodotto nuovo e fresco sul tema dell'ecosostenibilità e del futuro della terra. Diversamente dai precedenti documentari dedicati al tema, non mette solo i fatti sullo schermo ma ci dà un'alternativa; sprona a darci da fare, a dare del nostro meglio per poter far qualcosa nel nostro piccolo per aver un futuro migliore. Gli esempi sono semplici e stimolanti, allegri e positivi, e fanno venire voglia a tutti gli spettatori di coltivare un proprio orto urbano o comprare più spesso, se non sempre, in negozi locali e indipendenti. Così lo spettatore comprende l'importanza delle piccole cose e capisce come metterle in atto. Accompagnato da una grafica semplice e naive, la pellicola dimostra una regia spontanea e reale. La fotografia viene messa a disposizione delle varie situazioni in cui i narratori, nonché registi, si troveranno a trattare. Una colonna sonora semplice e leggera segue tutto il film, con la voce di Fredrika Stahl, quasi un personaggio del film, dando personalità alla pellicola.