Luca Molteni (Luca Argentero) è uno scapolo attraente, architetto rinomato che abita in una casa dall’arredo moderno ed esclusivo nel centro di Roma. La sua vicina di casa è Ines, amica e personal trainer. Diverse donne gravitano giornalmente nella sua dimora, ma Luca tende a fuggire molto velocemente dai rapporti e non ha intenzione di costruire nulla di duraturo. Rocco Fontana (Stefano Fresi) è un geometra che abita in provincia con una famiglia calorosa composta da sua moglie Claudia (Ambra Angiolini) e tre figli. Luca e Rocco sono direttori artistici di due aziende che progettano e realizzano sanitari e che ora stanno subendo la fusione; proprio per questo non potranno mantenere entrambi il posto di lavoro. Il nuovo capo dell’azienda, un'esuberante donna tedesca, ricerca un’unica figura che unisca i pregi dell'uno e dell'altro: a questo scopo sottopone la coppia a un di gioco di ruolo secondo il quale saranno costretti a vivere per una settimana la vita dell’altro, scambiandosi casa, macchina e ufficio. Lo scambio di ruoli, di certo non innovativo nell’ambito della commedia, sia italiana che internazionale (Quel pazzo venerdì, Il 7 e l’8, Il principe cerca moglie), diventato ormai ricorrente in ambito televisivo tra reality e factual, in Al posto tuo non viene sfruttato a pieno e portato all’apice della sua classicità . Luca e Rocco vivono giornate fuori dal comune, tra disagi e piacevoli sorprese, ma non risultano particolarmente recettivi verso la nuova vita che hanno la possibilità di indossare per pochi giorni e non ne escono particolarmente cambiati. Se Luca si affeziona in parte alla famiglia di Rocco, maturando una diversa consapevolezza su ciò che ha e su ciò che invece realmente gli manca, il secondo invece, entrando a contatto con la folle vita di Luca, in cui mariti gelosi e donne infatuate bussano quotidianamente alla sua porta, non si lascia trasportare dal nuovo contesto. Sarebbe stato più verosimile vedere uno Stefano Fresi vivere una settimana da re, entusiasta della sua nuova libertà di trasgredire le regole – in primis la famigerata dieta -, per poi ovviamente tornare a rendersi conto di cosa è superfluo e di cosa non lo è. Tuttavia i momenti comici non mancano e la commedia è in grado di intrattenere il pubblico, anche con un certo ritmo, dall’inizio alla fine. Al posto tuo, pur partendo da presupposti non particolarmente credibili – assunzioni basate su giochi di ruolo – risulta un film originale nel panorama delle commedie romantiche degli ultimi anni.