Come i Gremlins, i trolls sono creaturine simpatiche e affettuose che, dietro al loro viso angelico, possono nascondere anche risvolti inquietanti. Creati nel 1959 da Thomas Dam e già soggetto di una serie televisiva e un videogioco, gli esseri più felici del mondo approdano adesso sul grande schermo in Trolls, irriverente opera d'animazione targata DreamWorks e firmata da Mike Mitchell e Walt Dohrn, già autori di Shrek e vissero felici e contenti. Nella Foresta Felice i Trolls passano le giornate in pace e armonia, provvedendo ad abbracciarsi almeno una volta ogni ora. Un giorno i Bergen, le creature più tristi e desolate del mondo, scoprono la loro felicità e si convincono che possono impossessarsene solo mangiandoli. Fondano così il giorno del Trollstizio durante il quale gustosi piatti a base di trolls conferiscono gioia a tutti gli abitanti del regno. Gli esseri magici sono dunque costretti a fuggire e a fondare un altro villaggio nel cuore segreto della foresta. I vistosi festeggiamenti per il ventesimo compleanno della Principessa Poppy, però, rivelano il loro nascondiglio al crudele chef dei Bergen che ne approfitta per catturare molti sudditi devoti. La ragazza, incurante del pericolo, decide allora di raggiungere Bergentown aiutata dall'introverso Branch e salvare così i suoi amici. Un universo vivace e colorato avvolge gli spettatori sin dai primi fotogrammi, catapultandoli in una dimensione parallela in cui bene e male sono estremamente separati e in eterna lotta tra loro. La Principessa Poppy incarna la felicità per eccellenza, lo spirito d'avventura e il sentimentalismo smisurato, rivelandosi subito la protagonista indiscussa della pellicola. Attorno a lei ruotano variegate macchiette, la più importante delle quali è Branch, troll triste e malinconico che odia cantare, ballare, abbracciare ed essere abbracciato. Egli non crede affatto che il mondo sia tutto "cap cake e arcobaleni" tanto che il suo perenne velo di tristezza offusca la vista e i sentimenti. La loro complementarietà porta i protagonisti ad accettare le gioie e i dolori della vita, necessari per crescere e fortificarsi. Persino i villain di turno dovranno ammettere che la vera felicità è dentro ogni essere umano, per quanto puzzolente e spaventoso possa essere. Intarsiando la narrazione di riferimenti tematici e visuali, Mike Mitchell e Walt Dohrn dosano accuratamente satira e ironia, logica e inconscio, tanto da rendere subliminali persino le citazioni più dirette. Grazie alle musiche classiche e moderne, sia pop che rock, le note di Steve Wonder si uniscono a quelle di Justin Timberlake, portando i doppiatori italiani Elisa e Alessio Bernabei a rendere Trolls una favola moderna capace di intrattenere, divertire e contagiare gli spettatori con la loro fragorosa allegria.