Condividere al 100% il proprio vissuto è una forma di lealtà o di esibizionismo? Fino a che punto la totale trasparenza ci può condurre a una vita più sicura, senza andare a ledere la quotidianità dei nostri gesti più privati? Quanto e cosa è giusto condividere? Ma, soprattutto, con chi? Sono diverse le riflessioni a cui ci conduce The circle, e sono tante le domande che lascia aperte. Diretto da James Ponsoldt e basato sull’omonimo bestseller di Dave Eggers, il film vede come protagonisti Emma Watson, Tom Hanks, John Boyega e Karen Gillan. Mae Holland è una giovane donna di provincia, con una difficile situazione familiare, a cui viene offerto l'impiego dei suoi sogni: lavorare a The Circle, un’azienda che ingloba tutte le maggiori società tecnologiche. L’estremizzazione di ogni forma di social attualmente esistente, un twitter globale portato alle estreme conseguenze. L’obiettivo di The Circle è creare una realtà circolare, virtuale e non, con una community che sia trasparente al 100%. Dal momento in cui l’azienda si offre di coprire l’assicurazione sanitaria del padre di Mae, affetto da sclerosi multipla, la ragazza si lascia del tutto conquistare da questa nuova realtà , abbandonando gran parte dei valori in cui credeva fin da bambina. The circle affronta in maniera metaforica e nello specifico quasi apocalittica una tematica che è sempre più attuale nell’universo-social in cui ormai sguazza la società : con tutti i pro e i contro del caso, tra l’utilità , il pettegolezzo e l’invadenza che tutti abbiamo avvertito di sicuro almeno una volta. Ci chiediamo spesso quanta sia la percentuale di utilità legata all’informazione libera e alla rapidità di comunicazione e quanta la vanità e il latente voyerismo nel gusto di sbirciare le vite degli altri o di poterci costruire un’immagine da mostrare. Il film di James Ponsoldt non è fantascienza ma una sorta di realtà aumentata, ovvero come sarebbe la nostra realtà se portata alle estreme conseguenze. C’è da dire, però, che dopo una serie tv come Black mirror e dopo Videodrome di David Cronenberg, nulla può destabilizzarci più di tanto. Soprattutto un film come The circle, che affronta un tema potenzialmente esplosivo con superficialità , senza mostrarci mai le reali conseguenze di determinate scelte dei protagonisti. Un finale insoddisfacente chiude il film senza trovare reali soluzioni, o meglio con espedienti troppo semplici.