La diciasettenne Nadine vede la sua vita andare in pezzi da un giorno all'altro quando il fratello e la migliore amica decidono di fidanzarsi. Un vero e proprio shock, con il rapporto tra le due coetanee che si sfalda inesorabilmente e tensioni latenti che covavano da tempo ora pronte ad esplodere. Sola e disillusa, Nadine troverà conforto nei consigli di un saggio professore e nelle attenzioni di un compagno di scuola forse innamorato di lei, mentre cercherà di conquistare il bel Nick, il ragazzo dei suoi sogni. Se il mezzo televisivo ha indagato recentemente le aule scolastiche e i drammi adolescenziali con la serie instant cult Tredici, anche il grande schermo ha visto in questa stagione l'uscita di un ottimo film a tema come {a href='https://www.silenzioinsala.com/3951/17-anni-e-come-uscirne-vivi/scheda-film'}17 anni (e come uscirne vivi){/a}. Un coming-of-age fresco e frizzante abilmente equilibrato tra toni da commedia e istinti più drammatici, lenta discesa negli inferi e ritorno della ragazza protagonista che si ritrova in un batter d'occhio a perdere tutte le proprie sicurezze. Un racconto narrato inizialmente in flashback dopo un prologo in cui Nadine confessa, ironicamente ma non troppo, al suo professore la decisione di volersi suicidare e ci accompagna all'evento scatenante della vicenda, la nascita della relazione tra la migliore amica e il fratello: evento che darà il via ad un vero e proprio crollo emotivo della ragazza, pronta a prendersela con tutto e tutti prima di raggiungere il necessario nirvana. Un personaggio che ama gli eccessi risultando comunque verosimile, figlio di una finissima scrittura e della straordinaria interpretazione di un'incontenibile Hailee Steinfeld, ex-bambina prodigio de Il Grinta (2010) coeniano, qui carismatico recipiente di intense sfumature sopra le righe. La regista Kelly Fremon Craig, al suo esordio dietro la macchina da presa, opta per uno sguardo enfatico al punto giusto che schiva le retorica e non lesina di un'ironia più o meno amara, come ben evidenziato dalla caratterizzazione sardonica del mentore/insegnante di Woody Harrelson, ciliegina sulla torta di un'operazione parzialmente furba ma ad ogni modo genuina e assai ricca di spunti.