La voce narrante di Claudio Santamaria ci accompagna attraverso un documentario che ci vuole illuminare sull'Austerity e sulla politica che l'ha messa in atto. Economisti e intellettuali ci portano alla scoperta di quel che i media non dicono, tra il caso e i calcoli sbagliati di questa politica adottata dall'Unione Europea. Non solo la macro-economia, ma anche quella più piccola viene presa in esame con l'esperienza della cooperativa romana Il Pungiglione, che cerca di sopravvivere con i fondi della spesa sociale. Tra interviste ai più importanti politici ed esperti di economia - tra i quali Yanis Varoufakis, Stephanie Kelton, Warren Mosler e Paul de Grauwe - e intellettuali come Noam Chomsky e Erri de Luca, la voce di Claudio Santamaria accompagna lo spettatore in un documentario che ci svela i segreti che stanno dietro l'Austerity. Vengono a galla fatti sconcertanti sulle scelte economiche dell'Unione Europea: dalla teoria, che si basa su un calcolo sbagliato, al deficit del 3%, numero calcolato a caso dagli economi francesi a inizio anni '90, sino all'azzeramento della spesa pubblica, una politica controcorrente al New Deal di Roosevelt. Il documentario vuole farsi carico di rivelare i segreti dietro l'economia e la crisi che imperversa in Europa. Con un linguaggio semplice e alla portata di tutti, si prefissa di spiegare la situazione dei cosiddetti PIIGS, cioè i cinque stati membri dell'Unione Europea – Grecia, Italia, Portogallo, Spagna e Irlanda - contestati per il loro uso improprio di denaro. Questo racconto internazionale è affiancato alla vicenda di una piccola cooperativa italiana (romana), il Pungiglione, che si trova in questo momento in crisi a causa di fondi che non vengono più erogati. Documentario di argomento sicuramente interessante, Piigs - Ovvero come imparai a preoccuparmi e a combattere l'Austerity risulta però di difficile fruizione per uno spettatore digiuno in materia economica. La solita voce fuoricampo, la fotografia e la regia non sono particolarmente curate e anche le interviste - la cui comprensione è fondamentale - sono sempre frontali e decisamente monotone. Il filone narrativo non segue una vera cronologia e gli avvenimenti vengono illustrati a sprazzi senza un vero collante per il discorso. Inoltre, la scelta di soffermarsi sull'esperienza de Il Pungiglione non aiutano lo spettatore a seguire il filo ma anzi generano ancora più caos in un argomento non molto immediato per il pubblico. Per chi fosse interessato all'argomento, La grande scommessa, film del 2015 con Christian Bale, Ryan Gosling e Steve Carrell ha spiegato molto meglio la crisi. E in modo molto più accessibile.