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Boston - Caccia all'uomo

26/04/2017 10:00

Aurora Tamigio

Recensione Film,

Boston - Caccia all'uomo

Peter Berg torna a dirigere un film ispirato a un fatto di cronaca

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Boston, 15 aprile 2013. Per una strana coincidenza di eventi, il sergente Tommy Saunders (Mark Wahlberg) è costretto ad aggiungersi alla squadra di polizia in servizio durante la storica maratona del Patriots' Day. Ma l'esplosione di due bombe interrompe l'evento, gettando il panico in città: ora tocca a FBI e polizia trovare i responsabili dell'attentato.


Il 15 Aprile 2013, durante la tradizionale maratona organizzata a Boston per il Patriots' Day, due terroristi mettono a punto un attentato che costa la vita a 3 persone e provoca 264 feriti. Per gli Stati Uniti è l'ennesimo colpo al cuore. Dopo Deepwater - Inferno sull'Oceano, eccellente resoconto dell'esplosione della piattaforma petrolifera Deepwater Orizon, che nel 2010 causò uno dei più gravi disastri ambientali della storia, Peter Berg torna a dirigere un film ispirato a un fatto cronaca: Boston - Caccia all'uomo. Per farlo – anche stavolta, dopo Lone Survivor e Deepwater - Inferno sull'Oceano – vuole con sé Mark Wahlberg (qui anche in veste di produttore). Forse per via del suo volto, davvero molto americano, o per quella recitazione un po' cowboy, nei film di Peter Berg Wahlberg riesce a stabilire con lo spettatore una certa empatia. E i suoi personaggi si collocano a metà strada tra l'eroe e il cittadino modello.


Il parallelo tra Boston - Caccia all'uomo e Deepwater - Inferno sull'Oceano funziona anche sul piano della costruzione della storia: la prima parte, più lenta, apre il film presentando i personaggi e la loro quotidianità; ma dall'esplosione in poi il ritmo si fa frenetico e accompagna il pubblico, in un crescendo di tensione, sino ai momenti successivi alla bomba e alla seconda parte: la caccia all'uomo che dà il titolo italiano al film. E la regia di Peter Berg segue questo andamento, alternando la macchina a mano (in stile documentario) a idee più specificatamente thriller. Boston - Caccia all'uomo si articola in storie parallele che restituiscono tutta la tensione di quel 15 aprile. Protagonisti sono sempre i soccorritori, le autorità di polizia e della città ma anche le vittime, nel senso più esteso del termine. A differenza di Deepwater - Inferno sull'Oceano, i protagonisti non sono connessi tra loro da una così stretta unità spaziale, ma restano fortemente legati alla città di Boston. Come nelle precedenti pellicole, Peter Berg si mostra capace di realizzare un film di azione – machista e di certo patriottico – capace di inserirsi al meglio nelle dinamiche proprie del genere, ma anche di veicolare significati ulteriori. Boston - Caccia all'uomo è una metafora sul gruppo, su quanto anche un Male più grande possa essere affrontato da una comunità: un tema che, evidentemente, costituisce un punto fisso nel cinema di Peter Berg.


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