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Bolshoi Babylon

28/04/2017 10:00

Samantha Ruboni

Recensione Film,

Bolshoi Babylon

Gli intrighi e i retroscena del corpo di ballo più prestigioso del mondo

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Il 17 gennaio 2013, Sergei Filin, famoso ballerino e direttore del corpo di ballo del Bolshoi Theatre, viene aggredito sulla porta di casa e sfigurato con l'acido da un uomo mascherato. È da qui che il documentario Bolshoi Babylon inizia il suo viaggio all'interno del teatro sacro di Mosca, geloso dei suoi segreti fino al punto di non aver mai visto entrare al suo interno delle telecamere. Il film ci conduce alla scoperta della dura vita dei ballerini, all'interno di un microcosmo fatto d'intrighi, segreti, complotti e politica.


Situato a pochi metri dal Cremlino, il Bolshoi è sempre stato sinonimo di arte e potere. Inattaccabile simbolo di un paese, quando nel 2013 il direttore artistico Sergei Filin viene sfregiato con l'acido é uno shock non solo per il mondo dela danza. Da lì il Bolshoi ha dovuto aprire le sue porte a tutto il mondo, rivelando ogni tipo di conflitto interno. HBO e BBC ci portano all'interno di uno dei teatri più famosi del mondo, nel suo periodo di maggior crisi, svelandoci politiche interne e schieramenti: viene arrestato come mandante dell'aggressore Pavel Dmitrichenko, ballerino ventinovenne del Bolshoi, noto per il suo carattere anticonformista. Ma per molti Dmitrichenko non è il vero mandante, ma solo un capro espiatorio, talmente da inviare una petizione a suo favore a Putin. Lo spettatore scoprirà fino a che punto il mistero si infittisce. Bolshoi Babylon é un documentario interessante sulla storia del teatro e della sua compagnia di danza. Mantenendo quelli che sono gli standard del documentario classico – interviste frontali e immagini di repertorio – porta lo spettatore attraverso i retroscena di una storia altrimenti finita nel dimenticatoio, e dei risvolti importanti che questa ha avuto sulla Russia e sulla sua politica. Ma non solo: viene messa in luce la quotidianità dei ballerini, gli sforzi e i sacrifici fatti per arrivare su quel palcoscenico; vediamo le quinte e le prove, le storie personali dei ballerini. Consigliata la visione a chi ha amato Il Cigno Nero di Darren Aronofsky: quello che la finzione ben raccontava, le ossessioni e la pressione che affronta un danzatore prima del balletto è reso bene in questo documentario.


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