Charlie Day, il protagonista di Botte Da Prof, è conosciuto soprattutto per la sua interpretazione nella sitcom, parecchio celebre negli Stati Uniti, C'è Sempre il Sole a Philadelphia. Con la sua figura minuta, da piccolo uomo gentile che si ritrova schiacciato dagli eventi, e lo sguardo espressivo vagamente chapliniano, poteva essere adattissimo a interpretare il mite professore di inglese Andy Campbell. Il pover’uomo, in un liceo popolato da studenti che la fanno da padroni e professori sballati, viene sfidato l'ultimo giorno di scuola dal più grosso e cattivo dei docenti, Ron Strickland (Ice Cube), a battersi all'ultimo sangue. Intanto la moglie, incinta, gli chiede ossessivamente se ha perso il lavoro; una collega (Jillian Bell, altra brava caratterista) gli confida improbabili fantasie erotiche su uno studente; un'altra collega (la prosperosa e inquietante Christina Hendricks), per un equivoco, è convinta che lui sia un pericoloso maniaco. Fanno parte del cast anche Tracy Morgan, conosciuto dal pubblico mondiale per la sua partecipazione alle otto stagioni del Saturday Night Live e il bravissimo Kumail Nanjiani, comico indiano protagonista della riuscita commedia romantica The Big Sick. Con tali premesse Botte Da Prof aveva, in teoria, tutte le carte per essere un film irriverente e divertente. Ma la comicità è una magica alchimia: e il film di Richie Keen, complice una fiacca sceneggiatura, scritta da Van Robichaux e Evan Susser, non l’ha saputa creare. Oltre a essere stato sfidato dal professore di storia energumeno, Andy Campbell deve anche affrontare un’altra difficoltà: l’amministrazione della scuola effettua spietati tagli al budget e licenziamenti a tappeto, che rischiano di mettere un docente contro l’altro. Il nostro anti-eroe, all'inizio vile e spaurito, preoccupato solo di mantenere posto e fare bella figura coi superiori, ritroverà nel selvaggio “menarsi” la sua dignità di uomo e di maschio, il senso della lealtà verso i colleghi e il coraggio per ribellarsi alla prepotenza dei superiori. Questa morale da far west, si accompagna a battute spente, che strappano con molta difficoltà un sorriso, e a una trama che si sa già dall’inizio dove andrà a parare. Commedia di corto respiro, più apprezzata in patria che altrove: ma solo grazie agli attori, alcuni dei quali volti televisivi noti negli Stati Uniti.