Sasha è una ragazza quindicenne dalle nobili origini, che vive con la sua famiglia a San Pietroburgo. Ossessionata dalla mancata impresa del nonno, esploratore andato disperso durante una spedizione al Polo Nord, la giovane rifiuta il matrimonio combinato deciso dai genitori e decide di mettersi in viaggio per scoprire quanto accaduto all'uomo. Si imbatte, però, in un microcosmo prettamente maschile che non vede di buon occhio la sua presenza. È uno stile d'animazione classica che affascina quello di Sasha e il Polo Nord, dove le ambientazioni e l'assenza di contorni nel tratteggio di personaggi sono capaci di ricreare una straniante dimensionalità delle immagini. Questa produzione franco/danese vede come assoluta protagonista un'eroina atipica che, prima di conquistare la sua personale vittoria, scende dalle stelle alle stalle in un processo inverso a quello cui ci hanno abituato le fiabe classiche. La ragazza abbandona infatti gli agi familiari per imbarcarsi in un percorso irto di insidie e scomodità : dovrà anche servire come cameriera di un malfamato bar, prima di ottenere un passaggio verso la sua agognata destinazione. Una giovane donna moderna in un racconto memore di Jack London che sfida le insidie e l'imprinting maschilista per ritrovare l'amato nonno e portare nuova gloria alla famiglia, caduta nella "lista nera" della nobiltà russa proprio in seguito al rifiuto della ragazza di sposare un proprio pari. A dispetto della giovane età , la donzella si dimostra determinata e tenace al punto giusto; capace di tener testa ai suoi rudi compagni di viaggio. Nella seconda metà di visione, con l'arrivo nelle lande ghiacciate, Sasha diventa elemento fondamentale ai fini della sopravvivenza della ciurma. Il regista esordiente Rémi Chayé, già animatore di film quali The Secret of Kells (2009) e La tela animata (2011), stabilizza le coordinate emotive su un sano gusto dell'avventura, evitando forzate dinamiche interpersonali tra i personaggi e mettendo in scena con uno stile raffinato e accattivante l'epos di un'ossessione in grado di sfidare le forze della natura. Questo consente un corretto e originale percorso di formazione, che evita toni da commedia in favore di un accattivante scavo introspettivo, messo in scena su avvolgenti toni pittorici.