Dopo essere uscito di prigione, il criminale Troy (Nicolas Cage) progetta con il collega e amico Diesel (Christopher Matthew Cook) e l'instabile Mad Dog (Willem Dafoe) un colpo milionario che potrebbe risolvere i loro problemi. Vengono ingaggiati per il rapimento di un bambino, così da ottenere l'ingente riscatto: ma le cose non vanno come previsto. Presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes nel 2016 alla Quinzaine des Réalisateurs, Cane mangia cane è il nuovo film di Paul Schrader: si tratta del ventesimo film in carriera per il regista (nonché autore delle sceneggiature di Taxi Driver e Toro Scatenato di Martin Scorsese) di cult anni '80 come American Gigolo e Il bacio della pantera. Cane mangia cane è tratto dall'omonimo romanzo scritto nel 1995 da Edward Bunker, scrittore famoso per aver interpretato la parte di Mr. Blue ne Le Iene di Quentin Tarantino. Paul Schrader realizza un mix tra action thriller e noir poliziesco, scegliendo come protagonisti tre ex galeotti alle prese con un colpo grosso. Opta fin dall'incipit per uno stile sovraccarico e fortemente stilizzato, che enfatizza la violenza e al tempo stesso la annulla. La messa in scena abbonda in accesi contrasti cromatici dell'immagine: dal blu in cui è immerso il personaggio di Willem Dafoe all'inizio, fino ad arrivare al rosso sangue dell'atto finale. Con l'avanzare del film, i toni sfumano in maniera sempre più evidente verso la black comedy: potenzialmente Paul Schrader avrebbe in mano un'opera puramente di genere, da gestire e trasformare a suo desiderio. Ma purtroppo Cane mangia cane, tra lo stile dei dialoghi e vari cliché, sembra una copia sbiadita del cinema di Quentin Tarantino: ma del regista di Pulp fiction manca la forza e l'immaginario. Nobile il tentativo di voler realizzare un film essenziale e scarno, magari omaggiante, ma Cane mangia cane resta un'opera fuori tempo massimo e priva di idee. Peccato che un autore come Paul Schrader non riesca a donare al suo film un'identità precisa, aldilà dell'intento puramente derivativo dell'opera.