Kate è un'adolescente solitaria che frequenta il prestigioso collegio femminile di Bramford, gestito da un'organizzazione cattolica. Quando giunge il periodo delle vacanze invernali, coincidente con gli ultimi giorni di febbraio, la giovane non riceve la visita dei genitori che avrebbero dovuta accompagnarla a casa. Lo stesso succede alla più adulta Rose, studentessa dell'ultimo anno. Nel frattempo un'altra ragazza, Joan, sembra morbosamente legata allo stesso istituto: nonostante le precarie condizioni economiche e di alloggio, trova un inaspettato aiuto nella figura di due anziani coniugi che accettano di darle un passaggio... Thriller psicologico a tinte forti che sconfina nell'horror per le sue predominanti connotazioni sovrannaturali, February - L'innocenza del male segna l'esordio dietro la macchina da presa (anche se non sarà il suo primo titolo a essere distribuito) del figlio d'arte Oz Perkins, erede del grande Anthony. Un debutto che mette già in mostra lo stile rarefatto del regista, capace di creare atmosfere inquiete e conturbanti sin dai primi minuti di visione: la giovanissima Kate mostra segni di evidente squilibrio che, con l'andamento degli eventi, porteranno la situazione a precipitare inevitabilmente. Un film imbastito su un progressivo crescendo di tensione che, dopo una prima parte relativamente "tranquilla", atta a inscenare il background dei personaggi principali, opta per una narrazione a incastro, suddividendo in capitoli alternati e altrettanti punti di vista la risoluzione dell'enigma che lega le figure delle tre protagoniste, preparando il campo alla scia di sangue dell'ultima mezzora. I facili spaventi sono evitati in favore di una costruzione più omogenea e ragionata del racconto, capace di scardinare le certezze dello spettatore tramite false piste e, seppur il principale "colpo di scena" sia intuibile già dai primi minuti, di offrire interessanti spunti di genere non privi di un forte substrato drammatico incentrato sulle difficoltà dell'adolescenza. A rendere l'operazione ancor più viva e pulsante ci pensa la magistrale interpretazione della giovane Kiernan Shipka, appena sedicenne ai tempi delle riprese (ma con un passato già d'eccezione, avendo interpretato ben 64 episodi della serie cult Mad Men), capace di regalare la giusta dose di dolore e follia alla tormentata Kate.