Man on the Moon è un film che ha segnato un punto importante della carriera e della vita personale di Jim Carrey. Chiamato a confrontarsi con un personaggio totalmente fuori dagli schemi come Andy Kaufman, Carrey si è trovato ad adattare in modo estremo il metodo Stanislavskij, arrivando in qualche modo a "essere" Andy Kaufman, nonché il suo scomodo alter-ego Tony Clifton, per tutta la durata delle riprese. Jim & Andy: The Great Beyond - The Story of Jim Carrey, Andy Kaufman & Tony Clifton è il lunghissimo titolo del documentario di Chris Smith, realizzato con materiali girati contemporaneamente alla realizzazione film. Una sorta di articolato backstage, in cui emergono in modo prepotente le personalità dei tre protagonisti, tutti messi in scena da Jim Carrey, tramite fisico di queste diverse anime. Il documentario è straordinario in primis nel testimoniare il livello di dedizione che Carrey ha riposto nella collaborazione con Miloš Forman. Tuttavia Jim & Andy: The Great Beyond - The Story of Jim Carrey, Andy Kaufman & Tony Clifton diventa anche motivo di riflessione profonda tanto sulla professione dell'attore, scavando nell'intimo di Kaufman come di Carrey, quanto sul modo di essere umani di due persone straordinarie. Due comici, due persone molto attente ad analizzare e valutare le reazioni dei contesti in cui hanno lavorato; due spiriti affini, entrambi bisognosi di riconoscimento, a costo di perdere la propria reale identità . Nel raccontare Andy Kaufman lo stesso Jim Carrey ne ripercorre la vita, le intuizioni, la capacità di confondere realtà e finzione, in modo che non è facile comprendere dove finisca l'una e inizi l'altra. Si assiste a situazioni paradossali con Jim & Andy — come la concretizzazione di vere e proprie sedute di terapia dei membri della famiglia Kaufman nel rapportarsi a loro figlio tramite Carrey — o ad attori e registi che accettano di parlare con Andy, quando vorrebbero rivolgersi a Jim. In tutto questo si approfondisce la conoscenza di due intrattenitori straordinari, due figure enormemente complesse e profonde, forse a lungo troppo sottovalutate.