Natale 2007. Mentre Parigi brucia, messa a ferro e fuoco dalla rabbia delle periferie, nella tranquillità di un quartiere residenziale va in scena un altro assedio, la lotta tutta privata per la sopravvivenza di una madre e del figlio che porta in grembo.
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Guardando – con il senno di poi – À l'intérieur, opera prima di Alexandre Bustillo e Julien Maury, non si stenta a capire perché proprio a questa coppia di registi francesi siano state affidate le sorti di un film come Leatherface e di un franchise come quello di Non aprite quella porta. A più di un trentennio dall'opera spartiacque di Tobe Hooper, questo home invasion scioccante e implacabile pare riprenderne tutta la forza deflagrante ed evocativa, innestandosi a pieno titolo in una tradizione dove la violenza è sempre, inesorabilmente politica.
É un mondo dominato dalla paura dell'altro e dell'estraneo quello in cui Sarah si ritrova a vivere, abbandonata a se stessa e in balia di un altrove che prova insistentemente a entrare all'interno dell'illusoria sicurezza della sua casa, della sua vita, del suo utero.
Dietro alla facciata di uno slasher serratissimo – inevitabilmente con più di un punto di contatto con Halloween di Carpenter – Alexandre Bustillo e Julien Maury tracciano le coordinate di una società chiusa e diffidente; un ventre materno da proteggere con ogni mezzo necessario dai barbari attacchi di un esterno di cui si ignorano le ragioni, i motivi, la rabbia. É un terrore ipocrita e strisciante quello costruito, passo dopo passo, efferatezza dopo efferatezza, da À l'intérieur: un peccato originale da scontare con il sangue, mentre colpevoli e innocenti si confondono nel trionfo eccessivo e iperrealista di una violenza indiscriminata e destabilizzante.
Non c'è speranza nella Parigi chiusa in se stessa che ci mostrano i due esordienti. Non c’è possibilità per le madri, trincerate dietro alla loro paura, rese folli dal desiderio di vendetta, regredite a uno stato animalesco, né per i figli, vittime inconsapevoli di un odio che pare un retaggio insopprimibile. Facendo proprie tutte le regole del genere, dosando ritmo, riferimenti e colpi di scena in funzione di un climax finale di raro impatto emotivo, À l'intérieur si dimostra essere così il miglior esempio di un cinema consapevole, brutale e insostenibile. Un cinema di morti e rinascite, di devastazioni e ferocia, respingente e perturbante come ogni horror dovrebbe sempre essere
Genere: horror, estremo
Titolo originale: À l'intérieur
Paese/Anno:Â Francia, 2007
Regia:Â Alexandre Bustillo, Julien Maury
Sceneggiatura:Â Alexandre Bustillo
Fotografia: Laurent Barès
Interpreti: Srđan Todorović, Sergej Trifunović, Jelena Gavrilović
Produzione:Â BR Films
Distribuzione: Koch Media
Durata:Â 104'