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Saw: Legacy (2017), la recensione: John Kramer è davvero morto?

30/10/2017 12:00

Roberto Semprebene

Recensione Film, Film Horror, Saw,

Saw: Legacy (2017), la recensione: John Kramer è davvero morto?

John Kramer è davvero morto?

Quella di Saw è una delle saghe di maggiore successo del genere thriller-horror: Jigsaw è diventato un personaggio di primo piano nell’immaginario collettivo, caratterizzandosi per la spietatezza dei suoi indovinelli, il gusto dell’orrido e una morale perversa quanto assoluta nel voler punire il male che le persone hanno commesso ma non vogliono ammettere, a volte neanche a loro stessi.

 

Saw: Legacy è l’ottavo capitolo della serie: John Kramer (Tobin Bell) dovrebbe ormai essere sepolto, ma una nuova serie di raccapriccianti omicidi mette il tutto in discussione. Jigsaw è davvero morto? Gli omicidi sono opera di un imitatore? A queste domande dovrà rispondere il detective Halloran (Callum Keith Rennie), con l’aiuto del detective Hunt (Clé Bennett) e dei medici legali Logan Nelson (Matt Passmore) e Eleanor Bonneville (Hannah Emily Anderson), mentre 5 nuove vittime rischiano la vita con gli indovinelli mortali del serial killer.

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I fratelli Michael Spierig e Peter Spierig portano su schermo la sceneggiatura realizzata da Josh Stolberg e Pete Goldfinger nel tentativo di costruire un omaggio e al contempo un prosieguo alla fortunata saga inaugurata 13 anni fa con il capostipite realizzato da James Wan. Saw: Legacy non raggiunge le vette dei più illustri episodi precedenti, ma riesce a costruire un racconto abbastanza efficace nel riproporre il gore e la tensione tipici della serie, rievocando la figura di John Kramer e portando lo spettatore a sospettare un po’ di tutti, nell’attesa che l’aggrovigliata trama sia finalmente dipanata.

 

Non volendo anticipare nulla al lettore, ci limitiamo a dire che la scelta della trama riesce a non essere scontata e, sebbene alcuni personaggi abbiano una caratterizzazione perfettibile e certi passaggi risultino un po’ forzati, complessivamente il film riesce a intrattenere per la sua giusta durata (90 minuti) senza offendere i fan della serie e proponendo un’evoluzione pensata indubbiamente per prevedere ancora nuovi episodi. In termini di sangue e violenza, il film sicuramente merita il divieto ai minori di 18 anni ricevuto negli USA.

 

Saw: Legacy si cala perfettamente nel solco dei suoi predecessori, proponendo mutilazioni, ferite di ogni natura, torture e minacce originali e spaventose, che faranno sicuramente la felicità degli appassionati del genere, costringendo altri a distogliere lo sguardo nei momenti più truculenti.

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