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L'arte viva di Julian Schnabel

11/12/2017 12:00

Samantha Ruboni

Recensione Film,

L'arte viva di Julian Schnabel

Un ritratto inedito di Julian

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Pappi Corsicato ci conduce all'interno dell'avventurosa vita di Julian Schnabel, uno dei più eccentrici artisti del nostro tempo. Un artista che si dà non solo alla pittura, ma anche all'architettura – costruendo la sua casa/mausoleo – e alla regia, vincendo alcuni dei premi più prestigiosi del cinema, tra cui la Palma d'Oro e il Golden Globe e andando molto vicino all'Oscar. Il tutto viene raccontato attraverso le parole dell'artista stesso e tramite le testimonianze di personaggi importanti, che fanno parte della sua vita: Al Pacino, Jeff Koons e Laurie Anderson sono solo alcuni di coloro che tratteggiano questo ritratto inedito di Julian.


Julian Schnabel, artista di fama mondiale, ha fatto parte della famosa cricca di Andy Warhol nei primi anni '80. Nasce a Brooklyn nel 1951, ma nel 1965 si trasferisce con la famiglia a Brownsville in Texas. Genio incompreso dai genitori, semplici operai della middle class, torna a New York per partecipare al programma di studi indipendenti al Whitney Museum. La sua domanda di ammissione è ormai passata alla storia: due fette di pane con in mezzo le diapositive dei suoi lavori. La prima personale è del 1979 alla Galleria Mary Boone di New York. Viene conosciuto per il suo uso di materiali non convenzionali e per l'utilizzo del caso come mero mezzo artistico. Negli anni '80 diventa una delle massime figure della scena internazionale del Neo-Espressionismo. Nel 1996 per Schnabel inizia una nuova avventura: quelle cinematografica. È proprio in quell'anno che scrive e dirige Basquiat, lungometraggio sul suo carissimo amico Jean-Michel Basquiat. Il secondo film che dirige è del 2000, Prima che sia notte, con il quale ottiene il Gran Premio della Giuria e la Coppa Volpi – per l'interpretazione di Javier Bardem – al Festival di Venezia del 2000. Il suo terzo film, La farfalla e lo scafandro (2007) vince Miglior Regista a Cannes e Miglior Film in Lingua Straniera ai Golden Globes. Nel 2007 dirige Berlin, sul concerto di Lou Reed al St. Ann's Warehouse di Brooklyn. L'ultimo film è Miral, del 2010, Premio UNESCO e UNICEF al Festival del Cinema di Venezia.


Julian Schnabel è un artista poliedrico e pieno di vita che non finisce mai di stupirci. Le testimonianze nel film sono tra le più variegate e ci permettono di ottenere una visione ampia e completa di Julian. Immagini di repertorio e filmati, da quelli introvabili ai più recenti, costituiscono un ottimo punto di partenza per poter conoscere e comprendere l'operato dell'artista. La regia, molto fluida e intima, ci permette di godere delle interviste in maniera leggera e conviviale. La scelta dei sottotitoli, con audio in lingua originale, svela i personaggi del documentario e gli intervistati in tutte le loro sfaccettature. Di certo il film risulta essere un documento prezioso per comprendere la vita e le opere di Schnabel, per chi è a digiuno della sua storia e per chi voglia approfondire con materiali inediti. L'arte viva di Julian Schnabel sarà nelle sale solo nei giorni di 12-13 dicembre.


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