Benedetta Follia è il ventiseiesimo lungometraggio da regista e attore per Carlo Verdone, questa volta nei panni di Guglielmo, direttore di un negozio di articoli religiosi e arredi sacri abbandonato dalla moglie Lidia (Lucrezia Lante della Rovere) nel giorno del loro venticinquesimo anniversario. Non bastasse questo, Lidia confessa al marito di tradirlo da un anno… con una commessa che lavora nel suo stesso negozio! La notizia è devastante: strappato a una routine monotona ma confortante, Guglielmo si ritrova improvvisamente senza moglie e commessa. Reagisce con spirito pratico, iniziando una serie di colloqui per rimpiazzare la sua dipendente: e proprio quando il posto sembra aver trovato un’assegnataria, nella vita del protagonista irrompe Luna (Ilenia Pastorelli), una ragazza di borgata con dei problemi di denaro e una parlantina inarrestabile. Luna è quanto di più lontano si possa immaginare da una commessa adatta all’esercizio di Guglielmo, ma l’uomo decide di darle una possibilità , assumendola per un mese. Si è sempre detto che Carlo Verdone sia bravissimo a dirigere i propri attori, in particolare le interpreti femminili, ottenendo da esse ottime prestazioni e costruendo una chimica che sul grande schermo porta a dialoghi e interazioni di grande intensità . Il regista e interprete romano non è da meno in Benedetta Follia: Ilenia Pastorelli, scoperta in Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti, dà vita a una protagonista semplice e incasinatissima. Questa buona commedia diverte e racconta anche grazie agli altri ruoli femminili, che spaziano da Lucrezia Lante della Rovere a Paola Minaccioni, per arrivare a una Maria Pia Calzone quasi antitetica alla Imma Savastano di Gomorra - La serie. Benedetta Follia è un film che scorre agevolmente, mescolando cliché e trovate originali; spesso rendendo originali proprio quelli stessi cliché, in virtù delle grandi doti di Verdone nel reinterpretarli in modo da risultare divertente, arrivando al limite senza mai scadere. È così, tra disastrosi appuntamenti rimediati tramite app e un'uscita in discoteca con tanto di assunzione di stupefacenti, la nostalgia per un passato di grandi aspettative e senso di ribellione sono rielaborati sullo schermo in modo divertente ed efficace. Benedetta Follia gioca con i suoi protagonisti, mantenendoli come sono ma avvicinandoli quel tanto che serve a sbloccare le reciproche situazioni e a permettere loro di evolvere in una versione più felice e consapevole di sé.